Ast/1, allarme per l’indotto, Fim e Fiom contro i licenziamenti della Sies, l’azienda annuncia la chiusura

TERNI – Quello che nei giorni scorsi era stato paventato come un rischio sta prendendo forma. Le aziende dell’indotto Ast stanno procedendo ai licenziamenti.  Oggi a finire sotto la lente di sindacati è stata la situazione della Sies, azienda controllata del gruppo Imec. Le segreterie provinciali di Fim e Fiom si sono incontrate con la direzione aziendale per contestare i licenziamenti che nei giorni scorsi sono stati effettuati dall’azienda stessa.

“Le motivazioni fornite dalla Sies in merito ai licenziamenti non sono credibili- dicono i sindacati – Nelle motivazioni si parla della perdita della commessa presso Sgl Carbon e genericamente della riduzione di altre commesse. Tra queste emerge in maniera evidente, anche se non esplicitamente dichiarata, la riduzione e la scontistica del cantiere Tk Ast già preannunciata in un riunione precedente dal consorzio Consimec. A sostenere tale tesi, non dichiarata dall’azienda, sottolineiamo che i licenziamenti riguardano maggiormente lavoratori operanti nel sito TK Ast”.

La Sies nel corso dell’incontro ha preannunciato la chiusura  entro il mese di febbraio con il conseguente licenziamento di tutto il personale.

Fim e Fiom contestano il mancato utilizzo degli ammortizzatori sociali al fine di evitare i licenziamenti, l’unilateralità da parte dell’azienda nella scelte senza nemmeno una comunicazione alle organizzazioni sindacali presenti all’interno e la totale indisponibilità di fornire informazioni rispetto alle scelte fatte ed ai criteri utilizzati per individuare il personale licenziato.

Già da domani alle 12 si svolgerà un’assemblea per tutti i lavoratori del consorzio Consimec all’interno di Tk Ast.

Le organizzazioni sindacali mantengono alta la guardia rispetto ai tagli che continuano ad essere messi in atto nel sottobosco degli appalti e sub-appalti.

“Oggi come non mai – incalzano Fim e Fiom – è urgente un percorso e una discussione che porti alla sottoscrizione di un protocollo tra sindacati associazioni datoriali e istituzioni che regoli il mondo degli appalti dando seguito e concretezza a quanto sottoscritto presso il Mise il 3 dicembre 2014”.

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