Ast, nottata di trattativa, Morselli chiede tempo, tavolo aggiornato a venerdì

La giornata chiave per la vertenza dell’Ast si conclude con un nuovo rinvio del tavolo della trattativa mentre gli operai tornano al lavoro. Dopo 35 giorni di sciopero i lavoratori sono tornati in fabbrica. Un rientro a scaglioni (nei prossimi giorni rientreranno progressivamente tutti gli altri) in un clima quasi surreale. Il mese di lotta ha segnato nel fisico e nello spirito ma oggi c’era la necessità da parte di tutti di fare un passo in avanti. Così mentre a Roma si gioca la partita chiave, a Terni si riprende il lavoro. Non secondario neanche il segnale che le istituzioni hanno fatto arrivare a Roma prima dell’apertura del tavolo: il Comune di Terni, rispettando gli impegni assunti sul fronte delle infrastrutture, ha dato il via all’iter per la realizzazione della bretella San Carlo-Ast.

Il tavolo al ministero dove si gioca la partita più importante si apre all’insegna di un clima di maggiore distensione. Anche l’amministratore delegato Lucia Morselli sembra più disponibile a trattare.

Il confronto è serrato. Dalle poche indiscrezioni che circolano, si parla di un avvicinamento delle parti sulla questione dell’integrativo mentre, dopo una sospensione dei lavori di un paio d’ore, il confronto si fa serrato sugli esuberi su base volontaria. Il numero si riduce. Inizialmente si parla di un’ottantina di persone che poi nel corso della serata sono scese a una sessantina.

Ma lo scoglio da superare questa sera sembra essere l’indotto. Sul tavolo della trattativa finisce, tra l’altro, il caso della Ilserv, l’azienda terza più grande dell’Ast, che ha avviato le procedure di mobilità per 200 dei 330 operai.

In tarda serata il tavolo sembra essere di nuovo sulle “montagne russe”: l’amministratore delegato Morselli, dopo l’iniziale disponibilità, avrebbe dimostrato rigidità su alcuni punti che sembravano superati. Si preannuncia una nuova lunga nottata di trattativa. Dopo 14 ore di trattativa, a notte fonda, i sindacati fanno sapere che ci sono le condizioni per continuare il confronto sul piano industriale salario e clausola sociale. Contemporaneamente l’Azienda ha chiesto qualche giorno di tempo per verificare ulteriori disponibilità volontarie all’uscita incentivata anche al fine di evitare il ricorso alla clausola sui licenziamenti. Per quanto riguarda i lavoratori di Ilserv, l’Azienda ha informato la delegazione sindacale che è in corso una trattativa tra la ThyssenKrupp e Harsco a Essen. I sindacati precisano che “fermo restando le giornate di oggi e venerdì la Rsu di Ast si impegna ad elaborare un nuovo programma di scioperi finalizzato a portare avanti le iniziative di lotta in corso”.

Il tavolo è aggiornato alle 9 di venerdì.

La cronaca della giornata

Ast, è il giorno del D-day. Oggi alle 13 al Mise si tiene l’incontro cruciale sulla vertenza delle Acciaierie di Terni. Nel pomeriggio sindacati, azienda, Governo e istituzioni locali si ritroveranno per cercare di definire un accordo. A pesare sul tavolo della trattativa ci sarà, con tutta probabilità, anche il caso della Ilserv, la più grande azienda esterna dell’Ast che ha messo in mobilità 200 dei suoi 330 operai. La discussione ripartirà dal documento di sintesi presentato la scorsa settimana dal ministro Guidi. L’incontro è stato preceduto in questi giorni da una serie di scambi di battute a distanza tra il Governo, che invita al senso di responsabilità e che, tramite il sottosegretario Delrio, parla di un accordo a un passo, e il segretario della Fiom, Maurizio Landini che ha già fatto sapere di non firmare un accordo che prevede licenziamenti e il dimezzamento dei salari. In mezzo le altre sigle sindacali, la Fismic che auspica che nell’incontro di oggi ci siano le condizioni per realizzare un buon accordo , la Fim che dice che farà di tutto per arrivare a un’intesa e la Uilm che dice di “voler arrivare ad un accordo condiviso da tutti, obiettivo in cui crediamo”.

“La trattativa – ha detto il segretario nazionale della Uilm, Ghini – è difficile. Abbiamo fatto tanti passi in avanti, manca ancora un passettino, ma come al solito spesso è quello più difficile. Sta alla capacità di tutti noi trovare le soluzioni migliori”. Secondo Ghini dovrà essere affrontata ulteriormente la “questione salariale, perché non è ancora sufficiente quello che è sul tavolo”, anche se “ditte terze e clausola di salvaguardia dell’azienda rispetto alle 290 eccedenze sono i due punti più delicati della partita”. Il nodo degli esuberi, in particolare, “è uno scoglio che in termini economici non ha ritorni, però è diventato ormai un simbolo da una parte e dall’altra, quindi rischiamo di buttare all’aria una trattativa per una questione di principio”.

Questa mattina il sottosegretario al Lavoro, Teresa Bellanova, ha ribadito che secondo lei ci sono “le condizioni perché si possa fare un accordo per l’Ast che non preveda alcun licenziamento. Spero – ha detto – che il confronto si possa chiudere con una buona intesa. Credo ci siano le premesse perché nessuno sia licenziato”. Intanto da oggi scatta la rimodulazione dello sciopero. Da oggi, infatti, i lavoratori che incrociano le braccia da oltre un mese, cominceranno a rientrare in fabbrica.

Oggi sono rientrati in servizio quadri e impiegati; di Aus; del Centro di finitura; di Aspasiel; della mensa e della cassa mutua: domani rientreranno i lavoratori del Tubificio; venerdì quelli della Società delle fucine; sabato gli operai di Pix1 e Titania; domenica quelli di Pix2 e lunedì gli operai dell’Acciaieria e del Treno al caldo.

ORE 13: l’appuntamento al Mise è fissato per le 13 ma, con tutta probabilità, l’inizio slitterà di qualche minuto

ORE 13.30: Maurizio Landini entrando al Mise ha detto che la Fiom  partecipa alla trattativa in corso al ministero dello Sviluppo Economico con “l’intenzione di chiudere”. “Andiamo con l’intenzione di chiudere, vogliamo cercare soluzioni, ci auguriamo anche gli altri – ha detto Landini -Siamo qui per fare la trattativa e per rafforzare il piano industriale. Servirà fare un accordo che sia davvero una mediazione, servono le condizioni per confermare che tutti credono nel futuro dell’Ast. E anche il governo – ha concluso – deve prendersi le sue responsabilità”.

ORE 14.30 E’ iniziata la riunione al Mise.  Oltre Landini anche i sindacalisti delle altre sigle sindacali, prima di entrare, si sono dichiarati possibilisti su un’eventuale chiusura della trattativa ma i tempi si preannunciano ancora lunghi.

ORE 15.15 Dopo alcune riunioni preliminari separate, è iniziato l’incontro collegiale. Partecipano il ministro Guidi, l’amministratore delegato di Ast, Lucia Morselli, i segretari generali della Fiom, Maurizio Landini, e della Ugl, Maria Antonietta Vicaro, di Fim e Uilm, Mario Ghini e Sandro Pasotti. Per la Regione dell’Umbria è presente l’assessore allo Sviluppo economico, Vincenzo Riommi.

ORE 17 Trapela pochissimo dal tavolo, segno che il confronto è serrato. Il nodo resta quello dei 125 esuberi. A fronte di una quarantina di lavoratori che sarebbero disposti ad accettare il bonus di 80mila euro per l’uscita volontaria, altri potrebbero aggiungersene come no. In questo caso l’azienda vorrebbe procedere con la mobilità ma i sindacati si sono opposti. C’è da capire oggi il Governo come riuscirà a far superare questo enpasse alle parti.

ORE 17.30 E’ stata decisa una sospensione del confronto per riprendere la trattativa alle 19. Una pausa che servirà per fare il punto della situazione dopo questa prima fase di confronto.

ORE 18 Le tre ore di confronto al Mise pare abbiano portato qualche ulteriore passo in avanti. L’amministratore delegato avrebbe concesso qualcosina in più sull’integrativo, qualche concessione che ridurrebbe ulteriormente le distanze tra le parti. Per quanto riguarda gli esuberi si parla di 80 unità. L’azienda vorrebbe procedere comunque alla mobilità nel caso in cui non dovessero accettare il bonus per l’uscita volontaria, i sindacati sono contrari. Spiragli ci sarebbero anche la questione della Ilserv, la più grande società terza dell’Ast, che ha messo in mobilità 200 dei 330 operai. Sarebbe in corso una trattativa tra la Thyssen e la multinazionale Harsco, azionista di maggioranza dell’Ilserv.

ORE 18.20  “La strada intrapresa è migliore delle altre volte: l’azienda è più disponibile e ragionevole”. Lo ha detto il segretario generale della Fim-Cisl, Marco Bentivogli durante la pausa della trattativa. “Sono stati fatti passi avanti sulla questione del salario. Sui licenziamenti la problematica è ridotta perché molti hanno accettato gli incentivi all’esodo ma siamo ancora distanti sulla questione relativa all’indotto – ha precisato Bentivogli – Vogliamo chiudere la trattativa, faremo di tutto per tenere il tavolo ma non si possono fare previsioni fino alla fine”.

ORE 19.20 E’ ripresa la trattativa dopo la pausa.

ORE 20.30 Ripartito il confronto, si entra nel dettaglio dei numeri sugli esuberi che potrebbero scendere ancora. I sindacati spingono perché ci siano solo uscite volontarie. L’altro aspetto posto sul tavolo è quello dell’indotto e delle ditte esterne. Pochissime le indiscrezioni che filtrano, segno, forse, che la trattativa è entrata nella fase cruciale. Difficile fare previsioni sulla durata. Ci potrebbero volere ancora diverse ore.

ORE 21.25 Al momento il confronto tra azienda, Governo, sindacati e istituzioni locali si sta concentrando solo sulla mobilità volontaria. Sarebbero ancora un’ottantina gli operai interessati. L’obiettivo delle parti è quello di arrivare alla firma di un accordo già in questa riunione del tavolo. Da risolvere, comunque, la questione legata alle ditte dell’indotto. Nella riunione si è già parlato dell’Ilserv, una delle ditte principali. Lo scoglio delle aziende terze non sarebbe stato tuttavia ancora superato.

ORE 23.30 La trattativa sembra di nuovo in stallo. “Trattiva Ast davvero complicata con comportamenti ondivaghi dell’azienda” scrive in un tweet il segretario della Cgil di Terni, Attilio Romanelli. Sembra che dopo l’iniziale disponibilità l’ad Lucia Morselli abbia riproposto certe rigidità intorno all’integrativo.

Ore 02.30 I segretari nazionali dei sindacati riferiscono ai colleghi locali, lo stato dell’arte della trattativa.

ORE 04.30 L’amministratore delegato chiede tempo per verificare se se ci sono ulteriori disponibilità volontarie all’uscita incentivata anche al fine di evitare il ricorso alla clausola sui licenziamenti. Su Ilserv si attendono notizie dalla Germania dove è in corso la trattativa tra Thyssen e Harsco, azionista di maggioranza dell’azienda. I sindacati ritengono che ci siano le condizioni per andare avanti nel confronto. Il tavolo viene aggiornato alle 9 di venerdì. Se non si dovesse chiudere, è fissata già un’altra riunione per martedì alle 15.

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