Ast, operai in piazza San Pietro fanno volantinaggio ed espongono lo striscione

TERNI – Ritornano da Roma con un pizzico di delusione gli operai che questa mattina si erano recati in piazza San Pietro sperando un un saluto del Papa all’Angelus. Il Pontefice, che è sempre vicino ai temi del lavoro, questa mattina ha ricordato i giovani lavoratori della plastica presenti in piazza, non quelli di Terni che comunque hanno ricevuto la benedizione e che oggi sarebbero stati comunque lì. Ad accompagnarli il sindaco Leolpoldo Di Girolamo, il presidente della Provincia, Feliciano Polli, Riccardo Marcelli, segretario Fim, in rappresentanza di tutte le forze sindacali, e il vescovo Giuseppe Piemontese. Se il Papa non li ha ricordati, gli operai hanno comunque fatto breccia nell’attenzione dei dei tanti pellegrini e fedeli presenti in piazza San Pietro grazie a uno striscione con su scritto “In difesa della dignità dei lavoratori delle acciaierie di Terni”,

Un’occasione per sensibilizzare l’opinione pubblica sulla difficile situazione del lavoro e della crisi dell’acciaieria con la distribuzione di volantini e dialogando con le persone presenti in piazza e con gli organi d’informazione.

“E’ stato importante essere con i lavoratori a piazza San Pietro e pregare insieme con papa Francesco, far conoscere le nostre proposte e ragioni a tutti coloro che ci hanno avvicinato – ha detto il vescovo Giuseppe Piemontese – Tutta la comunità cristiana avverte la gravità di questa situazione ed è vicina ai lavoratori e alle loro famiglie. Anche papa Francesco è a conoscenza della vicenda che riguarda l’acciaieria, comunicata ufficialmente in più modi e occasioni in queste settimane”.

“In prossimità del vertice del 4 settembre, siamo andati a piazza San Pietro con alcuni lavoratori perché volevamo dare un segno di presenza e speranza – ha ricordato ancora il vescovo – Un’iniziativa che mostra la vicinanza e l’attenzione della chiesa a questa grave situazione come fatto dai vescovi umbri nel loro messaggio in difesa del lavoro dei giorni scorsi, la comunicazione al Papa della difficile situazione dell’acciaieria di Terni, con la mia riflessione sulla Mitbestimmung, e oggi la preghiera con il papa all’Angelus, invitando tutti martedì prossimo 2 settembre alle ore 21 alla veglia di preghiera per la tutela del lavoro nel santuario di sant’Antonio a Terni, per pregare insieme perché la ThyssenKrupp modifichi i suoi piani, guardando non solo ai numeri, ma ai volti degli operai, uomini che hanno promosso il benessere dello stesso gruppo industriale. Non sia solo la logica del profitto a determinare le scelte, ma la giustizia e l’equità”.

L’animo e il pensiero di tutti ora sono proiettati alla riunione di giovedì 4 al Mise quando si aprirà il tavolo tra le istituzioni locali, il Governo, la Thyssen e in sindacati.  In questa sede si aprirà la partita vera per la sopravvivenza del sito ternano e la difesa dell’occupazione. C’è ansia e preoccupazione sull’impostazione  che prenderà l’incontro. Le istituzioni locali hanno già detto che non sono disponibili ad entrare nel merito del piano presentato da Thyssen e che vogliono un’interlocuzione diretta con i tedeschi.

Il 4 settembre i lavoratori torneranno a Roma. Sono già stati organizzati 5 pullman per raggiungere la Capitale.

 

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