Castiglione del Lago, il buio di Maurilio Palmerini dopo il pignoramento della casa. La commozione su Facebook per la morte dei bambini

CASTIGLIONE DEL LAGO – E’ stato probabilmente il pignoramento della casa a far precipitare gli eventi. L’atto è stato trovato in casa dagli inquirenti durante gli accertamenti. L’epilogo di una vita che, tra alti e bassi, aveva condotto Maurilio Palmerini nel vortice della depressione.

Palmerini si era iscritto a medicina e all’università aveva fatto 12 esami. Poi l’occasione a cui non aveva saputo dire di no, iniziando a lavorare come informatore farmaceutico. Un lavoro con cui Palmerini si era tolto diverse soddisfazioni, girava per l’Umbria. Poi la vita inaspettata della vita: la malattia dei genitori e la decisione di cambiare vita, rispolverando il mestiere dei genitori, coltivare la terra. Una nuova attività attraverso cui non riusciva a sostenere la famiglia. Aveva così iniziato ad accettare lavoretti, tutto quello che c’era da fare, per sbarcare il lunario. Negli ultimi giorni si era impegnato nella manutenzione di un campo sportivo a Perugina. Più i problemi aumentavano e più Maurilio si chiudeva a riccio, senza la forza di reagire.  L’uomo ultimamente era anche seguito al Centro salute mentale di Castiglione del Lago.

Intanto lo strazio per quanto accaduto aumenta e invade anche i social network. Sotto la foto del profilo di Hubert, una serie di messaggi che strappano il cuore. “Riposa in pace, piccolo angelo”, dice Alessio. “Un angioletto dolce e saggio, ci mancherai”, scrive Annagrazia. “Ci mancherai, huby”, “Un gran piacere averti conosciuto, indelebile il tuo ricordo nei nostri cuori!!!!!!”, è il messaggio di Marna. Manu affida al social il suo saluto: “Riposa in pace, piccolo angelo”. “Non ho parole a volte la mente umana arriva all’impossibile….riposa in pace piccolo”, scrive Giovanni. “Ciao Huby, il mio fratellone….eri una persona meravigliosa, stupenda… Non meritavi questo, no!tu no! Manchi a tutti in un modo pazzesco, non mi scorderò mai il tuo sorriso…resterai sempre nel cuore di chi a te ci teneva veramente”, sono le parole di Tua. “Hubi, amicone mio. Siamo amici da otto anni e lo resteremo per sempre”, scrive un compagno di classe. Un altro: “Tutti piangiamo per te. Stammi bene là dove sei e a volte fatti sentire nei miei sogni”.

Un dolore virtuale, che convive con la durezza e la crudeltà dei fatti. Sarà probabilmente effettuata l’autopsia sia sul corpo di Maurilio che dei figli. Katarina, la donna che è riuscita a scappare, è ricoverata sotto shock nel reparto di psichiatria del Santa Maria della Misericordia.

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