Comune di Terni, sul buco di bilancio è scontro aperto tra Cinque Stelle e assessore al Bilancio

TERNI – Non si ferma il battibecco tra Movimento Cinque Stelle e assessore al Bilancio del Comune di Terni, Vittorio Piacenti D’Ubaldi. Dopo le dichiarazioni rilasciate dall’assessore, il gruppo consiliare M5S ha rilasciato il seguente commento: “l’assessore prima ci accusa di ignoranza e poi addirittura promuove il Movimento Cinque Stelle al rango di agenzia di rating.

È paradossale l’accusa di intaccare la solidità delle aziende che lavorano per il Comune fatta da chi, stando alle notizie emerse in questi giorni, avrebbe “trascurato” di riconoscere dei debiti come tali, non pagando le stesse aziende fornitrici per milioni di euro e mettendo concretamente a rischio centinaia di posti di lavoro. I danni fatti da questa amministrazione vanno al di là di ogni immaginazione, dopo aver negato per mesi il problema, ora tutto appare compromesso. L’assessore Piacenti parla come se fino a ieri avessero governato i marziani a Terni e non si rende conto che non si possono risolvere i problemi con le stesse persone e lo stesso tipo di pensiero che li hanno creati.

La vera politica dello sfascio è quella che il PD ha portato avanti in questi anni ed ha centrato appieno l’obiettivo tanto che la città si ritrova ora sull’orlo del fallimento. L’assessore oramai disperato ripete un copione trito e ritrito, quello della diffamazione e del ricatto. Lo stesso che stiamo vivendo oggi in chiave nazionale con la propaganda sul referendum, creando falsi allarmismi pur di nascondere l’inadeguatezza al dibattito. Siamo oramai all’ultimo stadio della propaganda del regimetto.

Dopo aver tentato goffamente e vanamente di dipingere una realtà immaginifica e fuori dal mondo, sperando di darla a bere a qualcuno, si passa ora alla disperata politica del ricatto, cercando di deviare il dibattito dal tema principale, cioè chiarire una volta per tutte le responsabilità e le verità sui fatti che hanno portato la città nel baratro del predissesto. E nella stravagante chiave di lettura dell’assessore Piacenti chi fa il proprio dovere, chi cerca di tutelare i cittadini e di riconoscere la verità viene mostrato come uno sfascista, chi si è mangiato tutto, chi ha combinato disastri irreparabili invoca al danno d’immagine.

Ma a noi i ricatti non ci fermano, non abbiamo alcun tornaconto se non quello della verità e della trasparenza che abbiamo promesso ai cittadini. Non parli l’assessore di trasparenza, ma la applichi concretamente e fornisca immediatamente i documenti che stiamo richiedendo in queste ore e che ci stanno negando a fronte di imbarazzanti motivazioni degne di scenografie fantozziane di altri tempi.

La città ha già capito, ha compreso che fino ad oggi è stata ostaggio di una guerra di potere tra le bande interne al Partito Democratico ed ora è nauseata dal torpiloquio autoreferenziale e dalle promesse mai mantenute che si rinnovano all’infinito. È bene che si passi al più presto dalla politica del ricatto a quella del riscatto, ma per questo è necessario che chi ha fallito si decida a lasciare il passo”.

 

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