Lavoratori sulla gru, il sindacato impegnato nella ricerca di una soluzione

PERUGIA – La protesta dei tre operai saliti su una gru nel cantiere dell’ex tabacchificio di Perugia, uno dei più importanti cantieri della provincia, è sintomatica delle storture e dell’illegalità diffusa che esiste nel settore e che il sistema di appalti e subappalti aggrava.

In queste situazioni, purtroppo, l’azione del sindacato è limitata dal continuo ricambio dei lavoratori, quasi esclusivamente stranieri, che vengono assunti per brevi periodi dalle aziende appaltatrici.
Fillea Cgil, Filca Cisl e Feneal Uil dell’Umbria hanno comunque sempre seguito, non senza preoccupazione, l’avanzamento del cantiere, affidato alla ditta Sea, e già attenzionato in passato dall’Ispettorato del lavoro.
Oggi, appreso della protesta messa in atto di propria iniziativa dai lavoratori, che non sono dipendenti diretti di Sea, Fillea, Filca e Feneal, insieme alle confederazioni, si sono da subito attivate per trovare una soluzione utile a garantire in primo luogo la sicurezza dei lavoratori stessi, ma al tempo stesso il corretto pagamento di tutte le spettanze.
Contattata l’azienda subappaltatrice i sindacati hanno ottenuto l’invio immediato delle buste paga dei tre lavoratori. Una volta effettuati i conteggi di tutte le spettanze tramite gli uffici vertenze di Cgil, Cisl e Uil, i sindacalisti sono tornati in cantiere per interloquire con i lavoratori. Uno di questi ha deciso di scendere dalla gru. Al momento restano invece ancora in altezza gli altri due. Continuano gli sforzi di Fillea, Filca e Feneal, anche nei confronti dell’azienda titolare dell’appalto diretto, Sea, per trovare una soluzione complessiva.