Regione, tutti contro Leonelli. Paparelli “Segretario superficiale”, Bartolini “Giacomo come studente bravino”, Cecchini “Lui non sta facendo bene”

PERUGIA – L’intervista del segretario regionale del Pd Giacomo Leonelli, che dà i voti alla giunta regionale nel giorno della conferenza stampa di fine anno, non è passata inosservata. Gli sfoghi degli assessori si sono così riversati nelle interviste di Pasquale Punzi, poi postata su Facebook.

Il primo a finire davanti alla telecamera di Punzi è stato l’assessore Barberini, quello che per primo ha reagisto con un durissimo post su Facebook. “Abbiamo letto la pagella e mi è sembrato sgradevole – dice Barberini – I giudizi in politica li danno gli elettori quando si porta a termine un percorso. Da un segretario mi aspettavo un atteggiamento diverso. E’ stato inadatto e intempestivo. Non glielo perdoniamo, glielo facciamo notare. E’ stato un atteggiamento fuori luogo e sgradevole”. E Barberini quindi tira fuori la problematica del triplo ruolo che sta esercitando. “Quando uno fa il segretario è bene che si concentri a fare il segretario”. E’ toccato poi a Fabio Paparelli: “I voti alla giunta li dà la presidente e i cittadini. Io faccio l’insegnante e i voti sono abituato a darli, non me li faccio certo dare. Il segretario ha peccato di superficialità”. Per Antonio Bartolini: “Sarà stato strabico e ha rivoltato il 9 in 6. Giacomo è stato mio studente, era bravino da 6+, d’incoraggiamento”.

La più dura è stata Fernanda Cecchini: “I voti li danno i cittadini, il giudizio lo dà Dio, il segretario deve tenere insieme il partito e non mi sembra che lo stia facendo molto bene. Un po’ superficiale il ragazzo, crescerà”. “Sono pronta a sfidare Leonelli con le pagelle, io avevo le pagelle più alte anche quando andavo a scuola, figuriamoci in Regione”, è la versione della presidente Marini: “a sei mesi dall’insediamento, è un voto sul quale possiamo solo migliorare. Poi daremo noi i voti al consiglio”.

Chiusura sul segretario Leonelli: “Sei e mezzo era una battuta, ho riconosciuto grande impegno e dedizione. Dobbiamo essere tutti più bravi nel far emergere un percorso e un processo organico di quello che facciamo. Sei e mezzo, quando andavo a scuola, era un gran voto al primo quadrimestre. Sei e mezzo è un ottimo voto, anche se me lo dovessero dare come segretario”.

 

 

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