Legge elettorale, appello di Chiodi alla doppia preferenza di genere

PERUGIA – “Promuovere la parità di genere e quindi forme di democrazia e partecipazione mature e inclusive significa in primo luogo promuovere azioni positive e fare leggi. Ecco perché rappresenta ben più che un’opportunità che il Consiglio regionale dia all’Umbria una nuova legge elettorale regionale che sia in primo luogo strumento di garanzia di governabilità, efficienza amministrativa e democrazia, quindi che si faccia interprete dell’urgenza di una equilibrata rappresentanza, in particolare attraverso l’introduzione della doppia preferenza di genere”.

Recita così una nota di Tiziana Chiodi, responsabile Diritti e Pari Opportunità della segreteria regionale del Pd Umbria.

“E’ proprio grazie alla doppia preferenza – si legge nella nota – introdotta nelle elezioni comunali (per i Comuni con popolazione sopra i 15mila abitanti) dalla Legge 215 del 2012, che alle amministrative del 25 maggio scorso la rappresentanza femminile in Umbria è aumentata circa il 10% (dal 22.35% del 2009 al 31,22% del 2014). Certamente un passo in avanti importante, ma non esaustivo per una regione che voglia dotarsi di istituzioni equamente rappresentative e segnare nei fatti il proprio bisogno di innovazione, di cambiamento culturale, di inclusione e di superamento di ogni forma di discriminazione. Garantire la democrazia paritaria nel governo della cosa pubblica è il segno di una reale capacità di rinnovamento della classe politica, da sempre uno dei valori fondativi del Partito Democratico, soprattutto in considerazione del fatto che l’Italia è tra i Paesi più arretrati al mondo quanto a rappresentanza di genere”.

“Incidere positivamente nel contesto in cui le donne agiscono – prosegue la nota – significa, oggi più che mai, intendere le pari opportunità come processo di cambiamento culturale, politico e sociale che deve investire inevitabilmente uomini e donne insieme e di ogni appartenenza politica. L’appello è, dunque, rivolto ai consiglieri regionali del Partito Democratico, del centrosinistra dell’Umbria e di tutti gli schieramenti politici presenti in Consiglio regionale, affinchè si facciano portatori di una visione innovativa della democrazia, che guardi alla parità formale e alle pari opportunità non come concessione ma come attuazione del principio di uguaglianza sostanziale, come valore fondamentale per allargare l’accesso alle istituzioni e arricchire la partecipazione, sostenendo con forza l’introduzione nella legge elettorale regionale, in discussione in queste settimane, la doppia preferenza di genere”.

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