L’emergenza del Mediterraneo e la voglia di aiutare i migranti: il progetto di Alessio Savi

TERNI – Alessio ha 27 anni ma tante belle idee chiare in testa. E’ pronto al sacrificio, allo studio “matto e disperatissimo” alla Leopardi, ed è pronto ad offrire il suo aiuto. Il suo progetto di vita affonda le radici in un’isola, meta giorno e notte di persone che arrivano senza vestiti, scalze, senza niente.

In mano hanno solo la speranza di ricominciare a vivere una vita degna di questo nome. Quell’isola è Lampedusa.

Alessio Savi vuole diventare medico per poter scendere fino a laggiù e aiutare i migranti. Migliaia in arrivo dall’inizio dell’anno, solo 500 nel mese di febbraio.

Alessio vive a Cantalupo in Sabina e ha un’ottima carriera da calciatore della Ternana con un esordio in Lega Pro alle spalle. A causa di un infortunio però è costretto a fermarsi e a “reinventarsi”. Diventa fisioterapista, laureandosi con il massimo dei voti con lode all’Università degli Studi di Roma, “La Sapienza”. Da qui in poi qualcosa cambia.

Alessio vede scorrere al telegiornale le immagini di quelle genti. Quei migranti disperati, soffocati su quei barconi, spinti dalla forza del mare alla volta di Lampedusa. Un’isola che per loro è simbolo di una nuova vita.

C’è chi arriva sano e salvo, ma c’è anche chi viene inghiottito dalle acque nel tragitto perchè non sa nuotare. Ed il mare non guarda in faccia a nessuno, purtroppo, né adulti né bambini.

Alessio vuole aiutare: “Mi piacerebbe lavorare a Lampedusa – spiega Alessio. In quell’isola italiana è in atto una vera e propria emergenza umanitaria e sanitaria. Ogni giorno vedo le immagini di quelle persone disperate, che dall’Africa approdano in Sicilia. Ho deciso di non rimanere fermo a guardare, ma di rimboccarmi le maniche e agire”.

Il suo sogno è di iscriversi alla facoltà di Medicina e Odontoiatria a Valencia, in Spagna. “La scelta di trasferirmi fuori dall’Italia – racconta il ragazzo – è motivata dall’eccellente sistema formativo universitario spagnolo e dal ridotto costo della vita, se paragonato ad un qualsiasi centro universitario italiano ed europeo”.

Da qui il progetto di crowdfunding. “Il crowdfunding – spiega l’ex calciatore rossoverde – è attualmente una delle forme più diffuse ed efficaci di finanziamento di progetti imprenditoriali e creativi. I siti web fanno da piattaforma e permettono di incontrare un ampio pubblico di potenziali finanziatori”.

Sul portale sono già stati donati 460 euro. Chiunque può donare, anche solo un euro. Basta dare un’occhiata al sito: https://www.gofundme.com/a-doctor-to-defeat-indifference

Il coraggio e la voglia di fare del bene sono le linee guida di Alessio. “Affronterò il viaggio che mi condurrà alla conclusione del corso accademico in Medicina – racconta il giovane sognatore. La mia unica guida è la voglia di fare del bene. Voglio diventare medico e aiutare quelle persone che fuggono dal loro paese per la guerra, per la disperazione. L’Europa inizia a Lampedusa. Questa emergenza va affrontata, e da chi se non da noi giovani?”.

@MCScardocci

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