Novelli, parla Enzo: “Ecco perché dico no. Troppe pressioni sui soci”. Via a due giorni di mobilitazione

SPOLETO – Parla di “informazione non corretta” e “pressione sui soci” Enzo Novelli, uno dei tre fratelli, quello che più di altri si sta opponendo alla vendita della società. E’ lui quello che, in una nota, diffonde il proprio punto di vista sulla vicenda. “Con stupore si apprende da un comunicato del Mise che l’attuale situazione di stallo è attribuita in via esclusiva al comportamento dei soci per non aver accolto la richiesta di cessione  delle partecipazioni a un prezzo simbolico in favore di due società, ossia Fattorie Greco srl e Phoenix srl, la prima costituita nel 1998 con capitale sociale di  10.328 euro e ultimo bilancio depositato relativo all’esercizio 2014 mentre la seconda costituita nel 2011 con capitale sociale di 10 mila non interamente versato e ultimo bilancio depositato relativo all’esercizio 2013”.

“Già questi dati – continua Enzo – avrebbero dovuto indurre il Mise a dover svolgere il relativo, necessario e indispensabile controllo, risultando improbabile che i soggetti individuati possano essere in grado di garantire la continuità aziendale ed il mantenimento dei livelli occupazionali. Il Mise non riferisce, forse perché non informato dall’attuale Cda in carica da prima della presentazione della proposta di concordato, che i soci hanno inutilmente richiesto informazioni puntuali su coloro che avevano manifestato interesse a sostenere l’operazione. Si chiedono peraltro i soci, legittimamente, se e quali richieste siano state inoltrate al tribunale fallimentare da parte dei commissari giudiziali per informare detto organo degli sviluppi e mutamenti della procedura concordataria, attesa anche l’assenza del tutto ingiustificata dei commissari giudiziali all’incontro del 28 novembre per effetto della mancata convocazione degli stessi. Ci si chiede se è lecito esercitare una pressione verso i soci e, soprattutto, influenzare l’opinione pubblica attraverso un’informazione non corretta. Sarebbe opportuno, anzi necessario, che ciascuno degli attori della vicenda si assuma la responsabilità e non lasciare apparire che questa sia riferibile in via esclusiva ai soci”.

Intanto vengono annunciati una raffica di scioperi per due giorni di grande mobilitazione. Sono state indette due ore di sciopero a turno, impegnate per presidiare le abitazioni dei Novelli. Giovedì è in programma un nuovo summit al Mise.

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