Nuova Provincia di Perugia, domani il passaggio di consegne tra Guasticchi e Mismetti

“Sarò il presidente della transizione, metterò la mia esperienza, le mie capacità e il mio impegno a servizio della nuova Provincia di Perugia e i tutti i comuni del territorio, per portare a compimento una riforma costituzionale storica e contribuire al riassetto complessivo dell’Umbria per rispondere al meglio alle esigenze dei cittadini”.
Parola di Nando Mismetti, da ieri sera nuovo presidente della Provincia di Perugia, trasformata dalla riforma Delrio in ente di secondo livello governato da organi non eletti dalla cittadinanza, ma dai sindaci e dai consiglieri comunali dei comuni del territorio provinciale.

Il sindaco di Foligno, espressione della coalizione di centrosinistra, è stato eletto con il 54,8 per cento delle preferenze, prevalendo sullo sfidante di centrodestra, Nicola Alemanno, primo cittadino di Norcia.

Stamattina, intorno alle 8.30, Mismetti era già nel suo ufficio di sindaco di Foligno per organizzare il lavoro della settimana. Poi, in tarda mattinata, ha fatto il suo primo ingresso nel palazzo di piazza Italia a Perugia, nella nuova veste di presidente della Provincia per una breve visita alla Direzione e alla Segreteria generale dell’ente, in vista della proclamazione ufficiale che avverrà il 14 ottobre, alle 11.30, nella sala Falcone-Borsellino, con il passaggio delle consegne da parte del Presidente uscente Marco Vinicio Guasticchi, alla presenza dei dodici consiglieri che lo affiancheranno nei prossimi anni.

“Ringrazio quanti mi hanno votato – ha detto Mismetti – e chiedo a tutti, anche a chi ha fatto scelte diverse, di fare squadra nell’interesse delle nostre comunità. Saluto i dipendenti, che rappresentano la risorsa principale della Provincia: si tratta di professionalità che il nuovo ente, non più sovracomunale, metterà a disposizione dei Comuni, soprattutto a quelli medio-piccoli, che sono i più penalizzati dalla crisi. Il mio impegno principale sarà quello di costruire, insieme a Comuni e Regione, un percorso che definisca competenze e funzioni per rispondere in maniera più efficace alle necessità dei territori. Nel fare questo, al centro dell’azione amministrativa della nuova Provincia, ci saranno tre parole d’ordine: lavoro, semplificazione, sostegno dell’attività dei Comuni”.

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