Perugia, 40 nuovi posti letto per liberare i corridoi, intesa tra ospedale e Asl, il plauso del Pd

PERUGIA –  Non più letti aggiunti in corsia, grazie ad un piano di integrazione tra Azienda Ospedaliera di Perugia e USL Umbria 1. Previsti 40 nuovi posti letto per lungodegenti a gestione infermieristica. I direttori generali dell’Azienda ospedaliera di Perugia e dell’Usl Umbria 1, Walter Orlandi e Giuseppe Legato hanno annunciato un nuovo progetto “innovativo”.

Un progetto di integrazione che, già attivo a Branca e Città di Castello, Assisi e Pantalla, si rafforza con l’Ospedale di Perugia, che partirà nei primi mesi del 2015, attraverso la realizzazione di una residenza sanitaria assistita (RSA). Questo modello assistenziale all’interno di un ospedale finora ha dato risultati positivi nei presidi è stato realizzato, recuperando efficienza ed appropriatezza. I nuovi posti letto si aggiungono ai 148 già attivati sul territorio della USL 1 per quei pazienti non in fase acuta, che non sono pronti per tornare al domicilio, in quanto necessitano ancora di assistenza o riabilitazione o stabilizzazione.

Sarà dunque la Usl Umbria 1 a farsi carico dei posti letto per questo “modello assistenziale assolutamente innovativo”, così definito da Giuseppe Legato, che può contare anche su un’altra offerta realizzata dall’Azienda ospedaliera con ulteriori posti letto ad assistenza prevalentemente infermieristica per un totale di 40 posti letto ma con l’obiettivo di arrivare a 60, “una parte – ha detto Orlandi – sempre a gestione Usl e una parte a gestione dell’Azienda ospedaliera di Perugia”. Obiettivo, per il direttore dell’Azienda Ospedaliera, “è quello di annullare i posti letto nei corridoi”. “Non è un un fenomeno decoroso ma non è nemmeno una situazione tragica, come a volte è stata rappresentata, anche perché la normalità arriva in poche ore o al massimo in 24-48 ore nei periodi di maggiore affollamento “, ha aggiunto Orlandi.

Il direttore dell’Usl Umbria 1 ha poi sottolineato che “anche oggi è possibile parlare di investimenti, nuovi progetti e servizi perché le aziende sanitarie della Regione Umbria chiuderanno i propri bilanci in sostanziale equilibrio di gestione”.

Oltre a questo programma di integrazione tra ospedale e territorio per il potenziamento dell’assistenza ai pazienti cronici anziani e per la gestione del sovraffollamento dei ricoveri ospedalieri, i due direttori hanno illustrato i primi risultati del progetto di abbattimento delle liste d’attesa. Dopo il piano di abbattimento partito ad ottobre, “sono 350 i richiami effettuati dalla Usl e 142 i pazienti nuovi presi in carico – ha affermato Legato – per una offerta aumentata del 25 per cento”. “Il rapporto ospedale-territorio – ha osservato Orlandi – è stato centrale in questi ultimi anni, ma l’afflusso dei cittadini più fragili in maniera non appropriata è ancora una costante”.

Secondo il direttore dell’Azienda ospedaliera perugina infatti è “sull’appropriatezza, sulla richiesta appropriata delle cure, che bisogna concentrarci”. “La situazione – ha proseguito Orlandi – non è drammatica ma dobbiamo cercare di ridurre ulteriormente le liste di attesa”. Insomma, per Orlandi è fondamentale mantenere “alta la guardia” lavorando sempre “sull’appropriatezza” grazie alla collaborazione dei medici di base. “Chiediamo ai cittadini che non sono in condizioni di rispondere alla convocazione della struttura per effettuare l’esame – ha infine dichiarato –, di provvedere alla disdetta, cosi come avviene per la prenotazione di treni, aerei, alberghi. Con la differenza che in quei casi si paga la caparra”. “Da noi non siamo ancora a questo punto ma deve prevalere il senso civico”, ha concluso Orlandi.

Soddisfazione è stata espressa dal capogruppo del Pd in consiglio regionale, Renato Locchi. “Grande apprezzamento e sostegno del gruppo regionale del Partito democratico al progetto integrato, realizzato dai direttori generali dell’Azienda ospedaliera di Perugia e della Asl 1 su iniziativa della Giunta regionale, teso a risolvere la grave situazione di pazienti dell’ospedale di Perugia, ricoverati in posti letto aggiunti nei corridoi a causa del sovraffollamento dei ricoveri”. Locchi spiega come sia motivo di “soddisfazione” constatare che “con sensibilità e concretezza le due aziende sanitarie abbiano avuto la capacità di dare una risposta alle richieste e sollecitazioni che il gruppo consiliare regionale del PD, maanche associazioni e tanti cittadini hanno avanzato nel corso di questi ultimi mesi”.

“Finalmente – aggiunge il presidente del gruppo PD – cesserà una situazione non più sostenibile che vedeva malati costretti in situazioni di ricovero estremamente disagiate sia per essi che per i familiari. Una situazione che costituiva anche un fatto negativo per l’immagine generale del

polo ospedaliero di Perugia che, malgrado i problemi che derivano anche dalla sua complessità, costituisce un centro di eccellenza in un sistema regionale sanitario di alta qualità. L’augurio – conclude Locchi – è che l’obiettivo di eliminazione delle criticità nei ricoveri sia prest raggiunto, grazie anche alla partecipazione di tutti i soggetti coinvolti, in primo luogo i medici e il personale delle due aziende sanitarie”.

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