Perugia, la Polizia provinciale occupa la sala del consiglio

PERUGIA – La tensione è tanta, l’incertezza anche e i lavoratori della polizia provinciale di Perugia hanno deciso di occupare la sala del consiglio provinciale. Un segno di protesta forte per dare il segnale che è il momento di agire. “Occuperemo finché non riceveremo risposte dalle amministrazioni – dicono in coro – e per questo saremo tutti compatti, tutti e 94 i colleghi della polizia provinciale”. La dead line fissata per la protesta sarà quella di giovedì, quando è già in agenda un incontro con il presidente Nando Mismetti.

“Continueremo a lavorare – dicono – perché vogliamo continuare ad assicurare il servizio”. Infatti ad assicurare l’occupazione saranno gli operatori della polizia provinciale fuori turno. Quella di oggi è solo una escalation della protesta che nei giorni scorsi aveva riguardato anche il consiglio regionale. I lavoratori erano stati ricevuti da una delegazione di consiglieri regionali che avevano dimostrato attenzione e disponibilità all’ascolto delle esigenze e delle problematiche legate al futuro degli operatori della polizia provinciale di Perugia e Terni. L’Assembla legislativa si era impegnata a tener conto delle questioni legate alla definizione del ruolo e del futuro lavorativo prospettati dai rappresentanti dei lavoratori  in occasione della discussione, in Commissione e in Aula, del disegno di legge in materia, in corso di predisposizione da parte della Giunta.

Gli operatori della polizia provinciale reclamano maggiore attenzione da parte della Regione, che pure sta stabilizzando gli altri provinciali, soprattutto in virtù del ruolo di tutela ambientale che esercitavano. I lavoratori, inseriti tutti nel portale mobilità, lamentano anche il ritardo per una definizione della legge regionale che dovrà regolare la materia. Una legge che, come chiesto più volte, dovrà evitare loro di “abbandonare la divisa” e non perdere un patrimonio di professionalità acquisita, oltre che la qualifica giuridica ed economica riconosciuta loro.

 

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