Perugia, ok dal consiglio al rendiconto 2016: migliorano i tempi di pagamento

PERUGIA – E’ stato discusso e approvato il Consiglio comunale il rendiconto relativo all’anno 2016. Al riguardo, l’Assessore al Bilancio Cristina Bertinelli ha evidenziato, fra gli altri, il soddisfacente risultato di amministrazione realizzato, di oltre 61,7 milioni di euro e l’accantonamento al fondo crediti di dubbia esigibilità, che ha raggiunto gli 81 milioni di euro (a fronte dei circa 7 milioni apportati nel 2013). “Nonostante le continue e rilevanti riduzioni dei trasferimenti statali e regionali (-46,6% rispetto al 2014) – dice l’assessore – l’amministrazione del Sindaco Romizi è riuscita a mantenere gli equilibri di bilancio, attuando una attenta e progressiva riduzione della spesa corrente (-10% circa dal 2014), tanto che l’incidenza pro capite della stessa è passata dai 1.112 euro del 2012 ai 913 del 2016”.

“Anche l’indebitamento pro capite è diminuito del 10,6% dal 2014 – continua – passando da un’incidenza di 1.052 euro del 2009 a 657 euro nel 2016, mentre il debito residuo totale, ammontante nel 2009 a 175,655 milioni di euro, si è ridotto agli attuali 109.665. Infine, va rilevata la riduzione significativa dell’indice medio di tempestività dei pagamenti che è passato dagli 83 giorni circa del passato ai 37,6 giorni del 2016”.

Sono state approvate ognuna delle quattro delibere relative (Conti della gestione degli agenti della riscossione anno 2016 con 18 voti a favore e 8 contrari;  Esercizio finanziario 2016 – Conto di gestione agenti contabili interni con 18 voti favorevoli e 7 contrari; Esercizio finanziario 2016 – conto di gestione del tesoriere, anch’essa con 18 voti a favore e 8 contro e, infine, Rendiconto di gestione anno 2016 – Approvazione, con 18 voti a favore e 6 contrari). Ad illustrare in aula il rendiconto è stata l’assessore al Bilancio Cristina Bertinelli, che ha ricordato come il bilancio 2016 si sia chiuso con un risultato di amministrazione di oltre 61,7 milioni di euro, la copertura del fondo crediti di dubbia esigibilità per più di 81 milioni di euro (interamente finanziato per oltre 49 milioni), oltre a fondi rischi di varia natura per più di 1,5 milioni di euro, per un totale di 83.098.000 euro. E un risultato di gestione di circa 17 milioni. Tra i dati più significativi, vi è indubbiamente la riduzione della spesa corrente che registra un decremento di circa 4 milioni di euro rispetto all’anno 2015, valore che va ad aggiungersi alle rilevanti riduzioni di spesa già attuate a partire dall’anno 2014 (-16 milioni circa rispetto al 2014 e addirittura -26 rispetto al 2013).

Le riduzioni più significative sono da registrarsi nella spesa per l’acquisto di beni e servizi contrattasi per oltre 2 milioni di euro, relativamente alle spese per fitti passivi, alle spese per assicurazioni, per i servizi di riscossione, consumi ed altre voci collegate all’acquisto di beni e servizi. Sul fronte delle entrate correnti, il Fondo di Solidarietà Comunale ha subito una ulteriore riduzione di circa 3,5 milioni di euro rispetto all’anno 2015 (12,5 milioni dal 2013), mentre il Fondo di perequazione Imu-Tasi ha registrato una contrazione di oltre 1,4  milioni di euro (3,3 milioni dal 2014). Inoltre, è mancato per il 2016 il contributo alla mobilità alternativa dalla Regione dell’Umbria per 2 milioni di euro, più altri 1,3 milioni circa di altri contributi.

Complessivamente, quindi, tra il 2015 e il 2016 si è registrata una riduzione delle entrate correnti di 5.526.000 euro, solo in minima parte compensate da altre entrate, come ad esempio il recupero parziale dell’evasione, ed una riduzione dei trasferimenti erariali del 46% rispetto al 2014 (-15.819.802 euro), trasferimenti che, peraltro, registrano ritardi consistenti nei tempi di pagamento. Tra i dati più significativi, è stato evidenziato il sensibile miglioramento dei tempi di pagamento che sono passati dagli 83,16 giorni di media del 2015 ai 37,60 giorni del 2016. Anche se ciò ha comportato un incremento dell’anticipazione di tesoreria (dai 21.256.000 euro del 31.12.2015 ai 23.866.000 di fine anno 2016), per la quale si assiste comunque ad una riduzione dell’utilizzo medio, passato da più di 32 milioni del 2015 ai 26.385.050 del 2016.

Anche la riscossione, seppur ancora in sofferenza, risulta comunque migliorata, così come si è ridotto l’indebitamento (pari a 109 milioni al 31.12.2016), con un decremento rispetto al 2014 del 10,6% e addirittura del 38% rispetto al 2009 e con una riduzione di circa 1,3 milioni di euro dei residui passivi (passati da 85.629.000 euro del 2015 a 84.276.000 euro del 2016).

“I risultati –ha, quindi, concluso l’assessore Bertinelli, ribadendo quanto già affermato anche in commissione- rappresentano in modo efficace tutto l’impegno e lo sforzo che il sindaco, insieme alla giunta e a tutti i dirigenti comunali, ha intrapreso dal suo insediamento per ridurre l’impatto della spesa corrente, imboccando il percorso del risanamento delle casse dell’Ente. Anche se la continua e rilevante riduzione di trasferimenti statali e regionali che si è manifestata anche per l’anno 2016 tende a vanificare, almeno in parte, gli sforzi profusi su questo fronte.” Del tutto contraria a questa interpretazione del rendiconto si è detta la capogruppo M5S Rosetti, per la quale il bilancio del Comune di Perugia è un bilancio difficilissimo, con un disavanzo tecnico di oltre 32 milioni, ereditato dal centro sinistra, che pesa sulle possibilità di investimento del comune, un’anticipazione di tesoreria che aumenta e residui attivi e una capacità di riscossione che non è migliorata. “Il problema delle riscossioni -ha detto a questo proposito Rosetti- rimane in tutta la sia gravità, mentre, ad oggi, non c’è una misura che ci dica come il comune vuole gestirlo e si continua a fare credito a chi non ne ha bisogno, come Umbra Acque.”

Anche sul fronte del risparmio della spesa, per Rosetti non si tratterebbe di un vero risparmio, che tenga conto della qualità della spesa e dei servizi, quanto piuttosto della conseguenza, da un lato, di ridotti finanziamenti statali e, dall’altro, di mere aggregazioni di numeri grazie a meccanismi contabili. Contrario anche il capogruppo di Perugia Civica e Riformista Arcudi, per il quale l’esecutivo si limita ad una illustrazione del bilancio puramente tecnica, senza una necessaria discussione politica e una presa di posizione chiara da parte del Sindaco. “Anche i numeri -ha detto Arcudi- confermano in maniera chiara che l’azione politica del centro destra è un’azione non coerente né partecipata sul territorio. Si continua ad operare con una struttura comunale che consente di operare nella legalità e nella continuità, ma senza una guida politica.”

Dello stesso avviso anche il capogruppo Pd Mencaroni, per il quale manca totalmente una visione politica che permetta all’amministrazione di incidere realmente sulla vita della città, così come una reale partecipazione dell’attività amministrativa con la cittadinanza. “Le spese sono spesso viste come mere uscite di denaro -ha detto- con una visione che non può non avere ripercussioni sulla socialità di Perugia. Se questa giunta voleva cambiare Perugia non ci sta riuscendo.” “Non si può parlare -ha ribadito, invece, il consigliere di Fratelli d’Italia Piero Sorcini- senza vedere quali sono i problemi reali che affliggono la città. Perugia è una città povera, dove non ci sono i soldi, gli immobili restano invenduti, gli affitti sono bassi, manca il lavoro, si sono ridotti sensibilmente gli studenti.” E dove, a suo avviso, l’amministrazione sta operando per recuperare il disavanzo del passato.

Anche per il capogruppo di Progetto Perugia Romizi Sindaco, Numerini, non si può esaminare il bilancio di Perugia senza tener conto della situazione generale degli enti locali in Italia. A suo avviso, non si può affermare che la riduzione della spesa deriva solo da meccanismi contabili o dalla mancanza di trasferimenti statali. Al contrario, sono state messe in piedi azioni importanti, come per esempio il risparmio di oltre 1 milione annuo di fitti passivi, o la rinegoziazione dei mutui e dei contratti assicurativi. “Il tutto -ha tenuto a precisare- tenendo inalterata la spesa per il sociale e per l’istruzione. Il nostro voto, quindi, non può che essere favorevole -ha concluso Numerini- perchè il bilancio dimostra chiaramente che l’amministrazione spende laddove è necessario, non sacrifica il sociale e l’istruzione e mette in campo azioni che garantiscono un futuro alle generazioni che verranno.” Dello stesso avviso anche il consigliere di Forza Italia Armando Fronduti, che annunciando il voto favorevole del suo partito, ha parlato di un lavoro intelligente che sta realizzando gli obiettivi promessi. Fronduti ha, quindi, posto l’accento su due punti che a suo avviso sono due grandi opportunità per il futuro della città: il Freccia Rossa e la banda larga, sui quali ha invitato l’amministrazione a muoversi con fermezza.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.