Scuola, precari sugli scudi, assemblea pubblica e interrogazione in Regione

I precari umbri della scuola non mollano e chiedono all’Ufficio scolastico regionale di verificare  gli estratti contributivi Inps a garanzia della veridicità dei servizi dichiarati dagli insegnanti in graduatoria. La protesta degli insegnanti, scavalcati in graduatoria da docenti provenienti da altre regioni, in particolare dal Sud, si fa più accesa. Per lunedì stanno organizzando un’assemblea unitaria che si terrà alle 11.30 presso l’Ipsia Cavour-Marconi di Piscine a Perugia. I sindacati della scuola incontreranno i docenti precari in particolare dell’infanzia, per affrontare le problematiche relative all’ultimo aggiornamento delle graduatorie. Dall’assemblea dovrebbe uscire un documento unitario in cui i docenti si appelleranno ai parlamenti umbri affinché prendano opportune iniziative per tutelarli.

Intanto in vista dell’immissione in ruolo che avverrà il 27 agosto per le scuole d’infanzia e primaria, il 28 per le medie e il 29 per le superiori, gli stessi precari hanno invitato l’Ufficio scolastico regionale ad attente verifiche sui requisiti degli insegnanti immessi in ruolo. Sul fronte politico – istituzionale si registra la presa di posizione del consigliere regionale del Pd, Gianfranco Chiacchieroni che questa mattina ha annunciato un’interrogazione alla giunta di Palazzo Donini

“I docenti precari storici delle graduatorie ad esaurimento della scuola dell’infanzia e primaria continuano a chiedere supporto e tutela da parte delle Istituzioni. Per questo, auspico che la Regione Umbria possa individuare e mettere in campo azioni utili alla soluzione della vicenda”. E’ quanto scrive Chiacchieroni che, nello specifico, chiederà alla giunta  “quali iniziative ed interventi l’Esecutivo intende  intraprendere  per  regolamentare, a livello regionale, i trasferimenti dei docenti; lo smaltimento delle graduatorie esistenti e la tutela dei precari storici, in attesa di una riforma che regolamenti questa delicata questione”.

Nel suo atto ispettivo, Chiacchieroni ricorda che “le graduatorie, in seguito al Ddg (Decreto direttore generale) del 16/03/07 sono state trasformate ‘ad esaurimento’ in modo da risolvere il problema del precariato. Le immissioni in ruolo – spiega – avvengono attingendo per il 50 per cento dalla graduatoria ad esaurimento e per il 50 per cento dalla graduatoria di merito del concorso del 2012.  Le graduatorie ad esaurimento – aggiunge Chiacchieroni –  vengono aggiornate ogni tre anni con l’obbligo di scelta di una sola provincia. L’obbligo di permanenza nella provincia scelta, una volta ottenuto il contratto a tempo indeterminato, che all’ultimo aggiornamento del 2011 era di 5 anni, è stato ora ridotto a 3 anni. I nuovi trasferimenti vengono quindi collocati ‘a pettine’ nelle graduatorie ad esaurimento. L’esodo in massa, pertanto verificatosi verso le province settentrionali – scrive ancora l’esponente del Pd – ha causato l’estromissione dei docenti storici dalla possibilità di essere assunti in ruolo e, nella stragrande maggioranza dei casi, anche la mancata convocazione per il conferimento di incarico (contratto di lavoro a tempo determinato). La durata media del precariato degli insegnanti inseriti nelle GaE di Perugia è di circa 13 anni. La mancanza di regolamentazione in questa delicata materia – conclude –  non offre alcuna garanzia per i lavoratori già presenti sul territorio”.

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