Province, trasferimenti, Bartolini: “La trattativa continua, nessuna chiusura sui criteri”

PERUGIA – Sui provinciali è fatto il massimo, alla luce dei vincoli economici per la sanità. E’ il messaggio che lancia l’assessore regionale Luca Barberini rispondendo alla mozione dei consiglieri regionali leghisti che chiedevano alla giunta regionale di “adottare tutti gli atti necessari per estendere agli enti del servizio sanitario regionale l’obbligo di procedere al trasferimento del personale soprannumerario delle province di Perugia e Terni, per soddisfare i propri fabbisogni di personale amministrativo”.

“Come assessorato – ha spiegato Barberini – abbiamo certificato la necessità di 21 unità che potranno essere così trasferite: 3 alla Asl 1, 5 all’Asl 2, 2 all’Azienda ospedaliera di Perugia, 8 in quella di Terni e 3 al Cra”.  Ci sono dei vincoli che ci impediscono di fare di più. La spesa storica per il personale del 2004 non può essere superata per effetto della legge di stabilità 2005.

Dopo la seduta in cui i provinciali hanno “invaso” il consiglio regionale, si è tornato dunque a parlare di riforma delle Province nell’aula di Palazzo Cesaroni. Una discussione franca, che però continuerà in commissione. Così ha deciso all’unanimità infatti la massima assise regionale. Da Valerio Mancini è arrivato un duro attacco alla Legge Delrio, “umorale e concepita per motivi elettorali”. “La riforma fu annunciata per primi dal governo di Lega e Pdl”, ha ribattuto Eros Brega. Anche da Guasticchi un duro attacco alla riforma delle Province. “L’Umbria è una di quelle regioni che ha fatto di più per non lasciare senza prospettiva i lavoratori”, ha detto Rometti. Ricci ha ribadito la necessità che il governo garantisca gli strumenti per sostenere la sua decisione.

Contemporaneamente alla riunione del consiglio regionale, a Villa Umbra si è riunito il tavolo regionale sulle Province, con la presenza dell’assessore Antonio Bartolini, le organizzazioni sindacali, i presidenti degli Enti di Perugia e Terni e i rappresentanti del Consiglio delle autonomie locali e dell’Anci Umbria. Un incontro che è servito anche per dettare il calendario dei prossimi giorni. Domani ci sarà la riunione di un Tavolo tecnico e per giovedì una riunione politica alla quale parteciperà nuovamente l’assessore Bartolini, per esaminare la delibera della Giunta regionale. Lunedì prossimo 12 ottobre si svolgeranno le riunioni dei Tavoli tematici e martedì tornerà nuovamente a riunirsi il Tavolo generale che cercherà un accordo sull’atto di competenza della Regione Umbria.

“La trattativa sta proseguendo – spiega l’assessore Bartolini – le organizzazioni sindacali hanno condiviso la necessità di procedere speditamente almeno per le questioni che possono essere risolte a livello regionale, anche se rimane in piedi lo stato di agitazione che è stato proclamato in questi giorni”, commenta l’assessore Bartolini a margine. Da domani comunque inizieranno una serie di incontri per chiudere le questioni aperte relative al trasferimento del personale dalle Province alla Regione, alle Agenzie e al Sistema sanitario. Il tutto andrà concluso entro il 31 ottobre, termine fissato dal decreto Madia. Nel corso dell’incontro Bartolini e il direttore delle Risorse umane della Regione Annalisa Doria hanno illustrato ai partecipanti al tavolo la delibera assunta dalla Giunta regionale che indica i numeri ed criteri necessari per l’individuazione del personale che si trasferirà in Regione. “Abbiamo concordato poi  di chiudere al più presto sul trasferimento del personale a Regione, Agenzie e Sistema Sanitario e contemporaneamente aprire tavoli di confronto dedicati alla Polizia Provinciale, ai Centri per l’Impiego ed ai Dirigenti. Abbiamo anche fatto presente alle Organizzazioni Sindacali – continua Bartolini – che non c’è chiusura sui numeri e sui criteri, fermo restando però che non può essere superato il budget finanziario che abbiamo stabilito e che rappresenta un impegno economico molto rilevante per la Regione”.

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