Spoleto, ok al trasferimento dello Scientifico dopo la protesta degli studenti

SPOLETO – Oggi pomeriggio, 25 gennaio, alle 14.15 suonerà la campanella per gli studenti del liceo Scientifico Alessandro Volta di Spoleto, che, finalmente, dopo le scosse di terremoto della settimana scorsa, ora, traslocheranno nei locali dell’ITIS. Questo passaggio è scaturito dopo che la Dirigente scolastica, Roberta Galassi, ha incontrato gli studenti di Vicolo San Matteo, che a gran voce hanno chiesto l’immediata chiusura della scuola, dopo le recenti scosse e l’allarme lanciato dalla Commissione Grandi Rischi. I ragazzi con il megafono in mano hanno gridato “Vogliamo scuole sicure”. La prof.ssa Galassi ha cercato inizialmente di tranquilizzare i presenti, dichiarando che “nonostante la situazione particolare che stiamo vivendo non esistono motivi per lasciare l’edificio, dichiarato completamente agibile”. Viste però le legittime preoccupazioni dei genitori e di gran parte dei ragazzi, che sia ieri che l’altro ieri hanno scioperato, non entrando a scuola, la preside, ha ritenuto opportuno, lo spostamento dell’ Istituto presso la sede dell’ Itis. La Circolare uscita nella giornata di ieri, “comunica che da mercoledì 25 gennaio, le classi dell’ indirizzo Liceo Scientifico, si trasferiranno presso la sede dell’Itis, in via Visso.

Le lezioni avranno inizio dalle ore 14.15, seguendo la sequenza oraria usuale, per ragioni organizzativee di trasporto degli studenti l’ unità oraria avrà la durata di 50 minuti, con termine massimo delle lezione alle 18.25”. Inoltre, nella mattinata di ieri gli studenti, ancora in sciopero, oltre alla dirigente scolastica, hanno incontrato anche il Sindaco di Spoleto, Fabrizio Cardarelli, nonché docente di matematica, presso l’Istituto Volta, il quale ha ribadito le parole della preside Galassi, sostenendo che l’orario pomeridiano dovrebbe durare fino al 5 o 6 febbraio, dopodiché l’IPSIA, adiacente all’Itis, dovrebbe essere restituita dopo i lavori di ristrutturazione, e diventare per ora sede dello Scientifico, permettendo così ai ragazzi di riprendere il regolare orario mattutino. Se ciò non dovesse accadere i ragazzi potranno manifestare a Perugia davanti alla sede della Provincia, responsabile dei lavori della scuola. Nel frattempo si è fatto sentire anche il portavoce del Comitato “Scuola Sicura” dei genitori degli studenti, Marco Febbraro, che ha affermato: “buona parte dei ragazzi dello Scientifico hanno deciso di non mettere piede all’interno di una scuola che è stata sì dichiarata agibile dai tecnici, ma il certificato di vulnerabilità sismica, elaborato otto anni fa, dice che quello è un edificio con un indice ad “alta pericolosità sismica”. Quindi, al coro degli studenti si è unito anche quello dei genitori dei ragazzi, che chiedono atti concreti affinchè i loro figli possano seguire le lezioni, senza rischi e timori, anche in vista, per alcuni, degli esami di maturità.

Simona Del Bello

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