Stato dell’arte sulle chiese colpite dagli eventi sismici

FOLIGNO – Lo stato dell’arte sui danni provocati alle chiese a seguito degli ultimi eventi sismici è stato fatto nell’ultimo consiglio comunale di Foligno, in cui il Sindaco Nando Mismetti ha evidenziato come le chiese con maggiori problemi di agibilità si trovino proprio su quel territorio. Gli fa eco il vicario episcopale per i beni culturali della diocesi di Foligno-Spello-Valtopina che conferma lo stato di criticità degli edifici ecclesiastici a partire dalla Cattedrale di San Feliciano di cui ancora non si hanno notizie in merito alla sua riapertura, sebbene il progetto di ristrutturazione sia già all’attenzione del Ministero dei Beni e delle attività culturali e della Conferenza episcopale italiana. Stessa cosa dicasi per la chiesa di San Francesco per la quale non si prevedono tempi brevi. Notizie più certe arrivano invece per i luoghi di culto di Scopoli, Maceratola e per la parrocchia di Santa Maria Immacolata per i quali sono stati messi a disposizione dalla Cei 300mila euro grazie ai quali i lavori avranno inizio prossimamente. Un’altra lista di chiese, comprese quelle di Colfiorito e di San Marco a San Eraclio – che rientrano nella suddivisione “chiese per comunità” e che sono sotto la supervisione della protezione civile – verranno messe in sicurezza nei prossimi giorni per poi essere riaperte per le celebrazioni del Venerdì santo. Numerose sono le chiese inagibili tra cui quelle di  Pontecentesimo, Volperino, Vallupo, Roviglieto, Cancellara, Cupigliolo, Costa di Arvello, Madonna dei Cavalieri, Sostino e San Michele Arcangelo di Sterpete. In una situazione di parziali inagibilità rientrano le chiese di San Cristoforo di Capodacqua, Santa Maria e Anna, San Giovanni Profiamma, Madonna della Neve di Valtopina. La chiesa di San Pietro a San Ercalio è pronta per il consolidamento della facciata. Sabato prossimo sarà la volta della chiesa di San Lorenzo a Spello che riaprirà per la contentezza dei suo fedeli.

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