Strade provinciali, la Camera dei Deputati approva fondo pluriennale di 1,6 miliardi

La Camera dei deputati ha approvato nella legge di bilancio un fondo pluriennale di 1 miliardo e 620 milioni che servirà a migliorare la viabilità provinciale e ad avviare il primo piano di investimenti sui 130 mila chilometri di strade e sui 30mila ponti, gallerie e viadotti gestiti da Province e Città metropolitane. Nelle misure licenziate dalla Camera si riafferma l’autonomia finanziaria degli enti, che è scritta nella Costituzione, e che per le Province era stata disattesa.

317 i milioni assegnati per la spesa corrente dei servizi essenziali che vanno sommati alle risorse stanziate dalle manovre precedenti e che azzerano il taglio imposto dalla finanziaria del 2015. Si destinano 30 milioni annui per tre anni per aiutare ad uscire dallo squilibrio quelle Province i cui bilanci non hanno retto a causa dei tagli insostenibili.

Molto positivo il commento del presidente della Provincia, GiampieroLattanzi. “La decisione della Camera di inserire in finanziaria le risorse per garantire, dal 2018, gli indispensabili interventi sulle strade, ma anche sulle scuole – afferma – è un atto prima di tutto di responsabilità. La sicurezza per chi viaggia è infatti una priorità assoluta che le Province hanno instancabilmente sottolineato in questo ultimo anno, sia singolarmente, nelle proprie regioni, che collegialmente al Parlamento attraverso il competente e continuo operato dell’Upi nazionale.

Riteniamo quindi positivo – osserva Lattanzi – che il Parlamento abbia recepito finalmente le richieste avanzate dalle Province italiane e ridato dignità a questi enti previsti in Costituzione. Siamo pronti a fare la nostra parte. Un plauso va al presidente nazionale dell’Upi, Achille Variati, che ha dimostrato impegno, capacità e perseveranza fino all’ottenimento di un risultato fondamentale per i cittadini e per il quale tutti, compresi i sindaci, ci siamo battuti in questo difficile periodo”.

“Dopo anni di tagli indiscriminati che hanno fortemente penalizzato i servizi essenziali, finalmente con questa manovra si mette la parola fine sulla sciagurata ed iniqua legge finanziaria del 2015”. Sono le parole del presidente Upi Achille Variati riportate in una nota dell’ufficio stampa dell’Unione delle Province d’Italia. “L’azzeramento del taglio delle risorse destinate ai servizi per il 2018 e per gli anni a seguire – aggiunge sempre Variati – traccia l’inizio di un percorso di ripresa.

È una strada tutta in salita, perché arriva dopo un periodo di crisi che ha lasciato non poche emergenze sul territorio e che ha intaccato direttamente i diritti dei cittadini, ma oggi le Province non sono più un tabù per la politica italiana. Una misura strategica per il Paese, che abbiamo ottenuto grazie alla sensibilità del ministro delle infrastrutture, Graziano Delrio, che ha voluto condividere con noi questa sfida per il rilancio delle infrastrutture locali.

Anche per questo – continua il presidente Upi – è estremamente importante l’avere cancellato l’assurdo blocco che impediva alle Province autonomia organizzativa sul personale: ora sarà possibile assumere in via prioritaria, in una logica di sostenibilità finanziaria, personale tecnico e amministrativo indispensabile per tornare a progettare e lavorare per le opere pubbliche”.

“Una manovra dunque – conclude il Presidente dell’Upi – che restituisce dignità alle Province e che consente agli 850 sindaci e amministratori comunali impegnati in queste istituzioni di lavorare al meglio per assicurare i servizi fondamentali ai cittadini”.

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