Terni, i servizi per l’infanzia Pollicino e La casa di Alice a rischio chiusura

TERNI – I centri per l’infanzia Pollicino e la Casa di Alice rischiano la chiusura. Al Comune mancano 200mila euro e i due servizi per l’infanzia, fiore all’occhiello per l’offerta educativa, nata per soddisfare le richieste delle famiglie che non trovano risposta nei servizi educativi tradizionali, sono a rischio smantellamento. Ad oggi circa 70 famiglie non hanno ricevuto conferma se presentare o no il proprio figlio il 14 settembre, giorno di apertura, nelle scuole in questione. La funzione pubblica della Cgil lancia il grido d’allarme definendo la questione “un danno per la città come diminuzione di un servizio che è di vera qualità ma anche un forte disagio per le famiglie che si vedono costretti se le scuole non apriranno a rivolgersi alle strutture private”.
“Pollicino e la Casa di Alice – ricorda la Cgil- svolgono attività di laboratorio che consentono di instaurare una relazione significativa tra genitori, insegnati e bambini, perché anche gli adulti come i bambini sentono l’esigenza di crescere, imparare e chiedono opportunità in cui spazi e tempi siano pensati per loro”.
La Cgil afferma che “l’assessore alla scuola si era impegnata nell’audizione in consiglio avuta il 31 agosto a trovare le risorse ma ad oggi, a pochi giorni di distanza dall’apertura delle scuole, non si hanno conferme e lo stato di preoccupazione delle insegnanti e dei genitori è fortissimo”. La Cgil Funzione pubblica ha già richiesto un’altra audizione alla Commissione Consiliare competente per avere risposte, nel frattempo, nella prossima settimana ha già programmato un’assemblea dei lavoratori invitando le famiglie a partecipare per studiare insieme le forme di protesta più adatte per bloccare lo smantellamento del servizio educativo all’infanzia nella città di Terni. Non sono escluse manifestazioni in consiglio comunale.

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