Terremoto, l’allarme dei costruttori umbri: “Rischiamo di essere tagliati fuori”

SPOLETO – Sul fronte della ricostruzione sembra non andare tutto come previsto. L’allarme è dei costruttori umbri, che rischiano di rimanere fuori dalla partita che si aprirà per fare fronte ai danni del sisma del 24 agosto e del 30 ottobre scorsi. La segnalazione dell’Ance, l’associazione dei costruttori, individua il primo appalto come grande opportunità anche per le aziende locali. Una operazione, quella delle piazzole, da 3,2 milioni di euro, sulle quali le imprese locali sembra non abbiano avuto opportunità. Walter Ceccarini spiega che questa esclusione, che non tiene conto di quanto già si è fatto in Umbria, potrebbe essere un pericoloso precedente.

Pur non mettendo ovviamente in discussione il rispetto delle leggi, Ceccarini spiega che ci potrebbe essere il rischio che “l’operazione riesca, con il paziente morto”. “La nostra impressione – dice Ceccarini – è che ci si sia preoccupati solo del terremoto che ha colpito il patrimonio edilizio e non i quello che rischia di azzerare realtà imprenditoriali importanti”. L’appalto per le piazzole è stato infatti realizzato in deroga e questo escluderebbe le realtà imprenditoriali umbre.

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