Umbria, sicurezza dopo attentati Bruxelles, sottosegretario Bocci: “Forte presidio territorio e prevenzione”
«Non cambia la strategia dopo i fatti di Bruxelles, non la cambiamo per la nostra Nazione e non la cambieremo per l’Umbria. Resta quella di forte presidio del territorio e di un lavoro di Intelligence sulla prevenzione». Sono le parole del sottosegretario all’Interno, Gianpiero Bocci che interviene, all’indomani della tragedia del Belgio. «La vicenda di Bruxelles – spiega -, che è drammatica per la Capitale europea, per i morti, per i feriti e per i familiari delle vittime, conferma la necessità di non abbassare la guardia e di tenere in massima allerta il sistema di sicurezza».
Il membro del Governo è convinto che serva prevenire, ma nella terribile ipotesi che un fatto di questa gravità possa verificarsi anche nel nostro Paese, afferma: «Dovremo avere la capacità di risposta immediata, per evitare stragi come quella che abbiamo visto ieri». Gianpiero Bocci, poi, ha concentrato la sua attenzione sull’Umbria. «No alla militarizzazione del territorio – ha detto subito -, no a blindare le città, no a blindare i luoghi di culto come, per esempio, la Basilica di Assisi. Nel mentre – aggiunge – stiamo investendo molto sul lavoro di presidio, discreto e senza turbare i pellegrini che scelgono appunto i luoghi santi dell’Umbria come meta, e sulla prevenzione».
L’onorevole Bocci fa riferimento ad alcuni provvedimenti che sono stati adottati e che tendono a togliere di mezzo alcuni pericoli. E’ un doppio lavoro che è, di fatto, la risposta che noi stiamo dando alla domanda di sicurezza che c’è». Ulteriori rafforzamenti di organico, ulteriori forze, ulteriore sicurezza nei giorni legati alla Pasqua che coincide anche con l’evento Giubilare. Si può, in sostanza, secondo Bocci perdere la scommessa solo se non si lavora bene in fase di prevenzione.
«L’Italia – dice – non può chiamarsi fuori da rischi di questo tipo, è dentro insieme ai paesi più esposti. In Italia – afferma il Sottosegretario – il sistema di sicurezza funziona. Abbiamo visto una capitale come Bruxelles ferita pesantemente, il cuore di quella città è stato devastato, noi possiamo fino ad oggi dire che i nostri servizi hanno funzionato. Non si può certo sottovalutare le minacce che arrivano, anche al Santo Padre, anche per il Giubileo…guardia altissima quindi, pur con la consapevolezza che il sistema messo in campo è di prim’ordine».