Perugia, parla il vice Ciampelli: “Merito di tutto lo staff”

Con mister Giunti squalificato è toccato al suo vice Davide Ciampelli commentare il rotondo 5-1 inflitto in trasferta alla Virtus Entella: “È stata la partita che volevamo e che abbiamo pensato questa settimana. Volevamo dar continuità alle ultime prestazioni, e i ragazzi sono stati bravissimi. Il merito è di tutto lo staff, mi space che mister Giunti non sia qui a metterci la firma e prendersi quindi i meriti. Sappiamo che l’entusiasmo può farci prendere la mano, ma la vittoria è frutto di certi concetti di gioco”. Cosa non ha funzionato? “Nel momento in cui non abbiamo giocato a calcio abbiamo preso gol. Quando perdiamo alcuni valori possiamo prendere gol anche in situazioni di facile lettura. Dobbiamo ora azzerare tutto e pensare ad una squadra, il Pescara, che vuole tornare subito in A”. Nonostante il rosso a Brighi la squadra non è stata snaturata: “Avevamo fuori Di Carmine, non al meglio, e abbiamo optato per soluzioni con giocatori tecnicamente forti. Abbiamo inevitabilmente concesso qualcosa, pur mantenendo la filosofia di gioco”. Han è stato il protagonista assoluto: “È un giocatore esploso da un momento all’altro. Oggi i tre attaccanti hanno mostrato le qualità che hanno”.

Soddisfatto anche il centrocampista Bandinelli: “Il terreno ha agevolato le nostre caratteristiche, di una squadra che tenta sempre di giocare palla a terra. Avevamo provato il sintetico a Perugia in settimana e siamo riusciti a portare a casa una splendida vittoria. Una volta rimasti in 10 abbiamo comunque tenuto palla su e fatto una corsa in più. Tutto è andato alla grande. Da domani pensiamo al Pescara”.

Sull’altro fronte mister Giampaolo Castorina fa mea culpa: “Il responsabile sono io. Peccato anche che perchè avevo visto anche oggi l’umiltà giusta. Abbiamo affrontato una squadra più organizzata di noi che ha assimilato maggiormente i concetti rispetto a noi”. Cosa c’è da salvare? “La reazione dopo il secondo gol che poteva portarci al pareggio, in più la voglia di non disunirci. Ma ripeto, le colpe sono mie, soprattutto sul piano della trasmissione di nozioni di gioco”.

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