Sir Safety, Elia: “Che atmosfera a Perugia”

In questi primi dieci giorni di preparazione, con i nazionali assenti, è spiccato tra i nuovi un giocatore per la sua verve e il buono stato di forma evidenziato in questi ultimi allenamenti. Stiamo parlando di Alberto Elia, di ruolo centrale, che ha subito mostrato entusiasmo per questa nuova e stimolante avventura. Ecco un suo primo bilancio tracciato al portale ufficiale della società bianconera: “Si, le prime sensazioni sono davvero belle – spiega Elia – è stupendo aver ripreso in un ambiente come questo, molto carico e motivato, con una bella atmosfera e tante persone intorno alla squadra. È partito per noi un anno di alte ambizioni, ma in una società che ha la solida base di gente che ama questa squadra e questo palazzetto”. Proprio il pubblico può essere l’arma in più dei Block Devils, alla ricerca del primo successo della propria giovane storia: “Venendo come avversario nelle passate stagioni, ho avuto modo di veder crescere in questi anni il pubblico di Perugia che adesso è una piazza stupenda dove giocare! Credo che per un giocatore sia importante creare un forte legame con il pubblico e la città, è una cosa che ti dà una marcia in più. Io poi sono un “tifoso”, uno che mette passione nello sport e quindi credo che il nostro pubblico saprà darci in campo qualcosa in più”. La concorrenza sarà dura, ma il centrale di Tarquinia non sembra preoccuparsene più di tanto: “Intanto quest’anno avrò la possibilità di far parte e confrontarmi ogni giorno con due compagni di reparto e due grandi giocatori come Buti e Birarelli. E ne sono contentissimo! Personalmente posso assicurare che darò sempre il massimo impegno e che butterò tanto sudore sul parquet. Ho voglia di portare il mio contributo, di essere un mattoncino utile per la squadra. Poi spero di dare anche un piccolo contributo fuori, nello spogliatoio. Credo che sorridere, quando si può staccare la spina, non guasti mai, nello sport e nella vita. Non è un mistero che il segreto di uno sport di squadra sia il gruppo, l’unione, il feeling con i compagni. Dovremo essere una barca nella quale tutti remano nella stessa direzione e per far questo sarà necessario impegno anche per trovare la giusta alchimia tra di noi come persone”. Buono infine l’impatto con Daniel Castellani: “Mi ha fatto un’ottima impressione – ha concluso Elia – viene dall’Argentina, terra famosa per la passione che quel popolo mette in tutto quello che fa. E quindi sono sicuro che si sposerà al meglio con la passione di Perugia. Per quello che riguarda la squadra, io la definirei una “squadraccia”! Personalmente è la squadra più forte in cui abbia mai giocato, con grandi mezzi e costruita con grande intelligenza perché ci sono le basi per creare equilibri importanti in campo. Il talento indubbiamente non manca, adesso serve tanto lavoro, rimboccarsi le maniche ogni giorno perché la stagione è lunga e dura con tre competizioni che vogliamo vivere da protagonisti”. Insomma, malgrado il Granatiere non figuri nelle gerarchie iniziali del tecnico, almeno sulla carta, cuore, impegno e passione non mancheranno di certo, ne da parte sua, ne quantomeno di tutto il resto del gruppo. Perchè questa è l’unica via per andare lontano

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