Ternana, Pochesci: “Giocheremo contro il Novara per vincere”

L’ultimo posto in classifica non spaventa l’ambiente rossoverde, pronto ad affrontare il Novara per cercare di dare una decisa spallata al campionato. Sandro Pochesci, si è presentato in sala stampa piuttosto carico, fiducioso che questa volta il vento girerà in favore delle Fere: “Affronteremo una squadra che ha fatto molti punti fuori casa, pronta a cambiare modulo a partita in corso. Sarà una partita difficilissima, dovremo attaccare in modo intelligente”.

Il leit motiv non cambierà. Si andrà in campo per vincere: “La piazza ci sostiene. Anche se siamo ultimi ce la siamo giocata alla pari con tutti. Mi piace il clima che c’è attorno alla squadra, quando ci meneranno per strada allora sarà il tempo di preoccuparci perchè vorrà dire che non ci stiamo impegnando abbastanza”.

L’appoggio della proprietà non manca: “La società ci sostiene, il nostro patron sta a Terni nonostante abbia tante aziende da gestire. Mi telefona spesso. Grazie a questa città gli è venuta la passione”.

Le scelte vengono fatte secondo un unico criterio: “Chi mi colpisce gioca. I giocatori li vedo durante la settimana, chi merita va in campo. Tutti dobbiamo avere un’opportunità nella vita, io l’ho avuta e me la sto giocando. Il mio obiettivo è quello di portare a Ternana dove si merita”.

Formazione già decisa? “Per dieci undicesimi. Le scelte sono già state fatte dopo Cittadella, noi in primis dobbiamo correggere gli errori che facciamo. A Cittadella abbiamo fatto un errore, su calcio piazzato, questa settimana ci abbiamo lavorato. Come stanno Montalto ed Albadoro? Bene, sono convocati. Potrebbero anche giocare assieme, oppure ci sarà una staffetta, vedremo. Sono qui per costruire non per tagliare. Plizzari? Sta ancora male, abbiamo fiducia nei due ragazzi che lo sostituiranno”.

Quando sarà all’università questa Ternana? “Quando  riusciremo a difendere bene ed attaccare con la stessa intensità di inizio campionato. Nelle ultime partite abbiamo subito 2 tiri in porta, stiamo migliorando tantissimo. A Cittadella ci hanno fatto i complimenti per come siamo messi dopo pochi mesi di lavoro insieme”.

Infine, sui calci piazzati: “Sono nato coi difensori che partivano dentro la porta ed andavano incontro alla palla, oggi il calcio è cambiato. Ai ragazzi ho detto però di tornare ai miei tempi, facendo due linee, una di incontro ed una di contenimento, per impedire all’attaccante di anticipare il difensore. Per me è più avvantaggiato un difensore che si trova la palla frontale, che uno che corre al’indietro contro un attaccante che corre frontale. E’ fondamentale pure il coraggio del portiere, che è facilitato se si abbassando molto la linea. Io la penso così”.

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