Ternana, Pochesci: “Sfruttare le debolezze del Palermo”

Svolta l’ultima rifinitura la Ternana si appresta a partire per Palermo dove domani giocherà una partita dall’alto coefficiente di difficoltà. Sandro Pochesci, prima di salire sul pullmann, ha tenuto la tradizionale conferenza stampa della vigilia, non volendo sentire parlare di resa anticipata nonostante il pronostico penda tutto dalla parte dei rosanero per ovvie ragioni.

Ecco come affrontare la capolista: “È una squadra dalle grandi individualità, difficile organizzare una partita contro il loro talento. Dobbiamo essere bravi noi a sfruttare le loro debolezze, che si sono manifestate soprattutto in casa, e naturalmente giocare al 120% contro la prima della classe”.

Il tecnico potrà contare su dei recuperi importanti: “Albadoro è disponibile e potrebbe giocare, così come Defendi. Vedremo come starà”.

Formazione ancora in alto mare o quasi: “Dubbi non ne ho, ma nemmeno certezze. Ho i ltempo di vedermi due tre loro partite stanotte”.

Carretta è stato spronato a dovere in questi giorni: “Non essendo un finalizzatore deve ragionare, la sua forza non deve essere la corsa, deve essere il gol, ho cercato di fargli capire questa piccola differenza, non deve sentirsi appagato prima di aver segnato”.

Stessa sorte per Tremolada: “A differenza di Coronado, che per me è una seconda punta, lui è il trequartista ideale. Se avesse la giusta cattiveria godrebbe di palcoscenici ben più importanti del nostro”.

Contro il Parma Bombagi ha debuttato dal 1′ e non è escluso possa nuovamente partire titolare anche se “purtroppo gli manca il tempo giocato, che nessuno gli ridarà. L’ho dovuto sacrificare perché non sapevo quanta autonomia avesse”.

Al Barbera tornerà Signorini dalla squalifica, il che potrebbe presupporre il ritorno della difesa a tre, ma il tecnico, a chi gli chiedeva se questa ipotesi potesse effettivamente realizzarsi, risponde così: “A me piacerebbe giocare con quattro punte e un trequartista, per finalizzare questa squadra ha bisogno di molti attaccanti”.

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