Orvieto, allarme sindacati: “Sulla TeMa è l’ora delle scelte”

ORVIETO – Il tempo è scaduto, la politica faccia le proprie scelte. Il richiamo è di Emanuele Pica, della Federazione Usb, sulla questione della TeMa di Orvieto.

“Abbiamo appreso della decisione assunta dalla Giunta Comunale di non approvare la stagione teatrale 2019/2020 e di revocare la concessione del contratto per l’affidamento del Teatro comunale Luigi Mancinelli all’associazione Te.Ma. La Giunta inoltre ha rimesso al Consiglio Comunale la determinazione in merito allo scioglimento e alla messa in liquidazione dell’Associazione, con procedura che dovrà essere attivata presso l’autorità competente con il recesso conseguente del Comune dalla qualità di socio”.

“Il Responsabile della Federazione USB Lavoro Privato, Emanuele Pica, ha tempestivamente inoltrato una PEC al Prefetto della provincia di Terni, chiedendo un incontro urgente sulla questione. E’ forte infatti la preoccupazione per i 5 lavoratori in forza da oltre un ventennio presso la Te.Ma, associazione che gestisce il Teatro ed i principali e più importanti eventi culturali e dello spettacolo ad Orvieto, con professionalità ed esperienza assolutamente peculiari e di tutto valore”.

“Il confronto – prosegue – è stato chiesto allo scopo di valutare i percorsi e le scelte che si renderanno necessari per tutelare l’occupazione e i diritti dei lavoratori. Il tempo è scaduto e la politica deve assumersi l’onere delle scelte verso l’avvio di un percorso sostenibile per la gestione complessiva delle politiche turistico culturali dell’Amministrazione Comunale. Per USB resta sul tavolo la proposta dell’Azienda Speciale, quale strumento per la gestione organica e di rete delle politiche turistico-culturali per il territorio orvietano, quale obiettivo strategico per il quale si gioca gran parte del risultato dell’attuale legislatura. Nelle more della definizione del percorso, è a nostro avviso possibile la gestione diretta con l’internalizzazione dei lavoratori che esprimono professionalità e specificità non riconducibili agli organici dell’Amministrazione Comunale e che per questo possono godere di percorsi ad hoc, coerentemente ed anche in deroga alla legislazione che regolamenta gli Enti Locali”.