Regione, vertice a Palazzo Donini sulla sanità: si va verso un ricambio significativo. Preoccupazione per i conti, incertezze sulla convenzione

Un vertice per provare a chiarire le incomprensioni e per fare il punto sulla sanità. Donatella Tesei e i segretari dei partiti di maggioranza ( Virginio Caparvi Lega, Franco Zaffini Fdi e Andrea Romizi Fi)  si sono visti ieri pomeriggio a Palazzo Donini. Sul tavolo, anzitutto, la sanità e la questione delle nomine dei direttori generali. Ma anche la questione del possibile buco di bilancio, diventata ormai una vicenda delicata. A preoccupare sono i ritardi sul nuovo Piano sanitario, preadottato dalla giunta a novembre, e la convenzione con l’Università, più volte annunciata ma ancora rimasta al palo di partenza. I problemi da risolvere sono tanti e nella maggioranza alcuni (Fdi) sono in evidente sofferenza. La preoccupazione principale della Tesei resta quella di evitare un logoramento progressivo, anche alla luce dei brutti sondaggi che sono girati in queste ultime settimane.  Per questo l’operazione direttori generali si presenta non facile e la governatrice dell’Umbria ha chiesto ai segretari regionali di garantire e tutelare la stabilità della maggioranza.  La Tesei è in difficoltà, così come la giunta regionale, chiede sintonia ai partiti di centrodestra e si raccomanda ai vertici della coalizione di non cadere nelle provocazioni o nelle polemiche. I temi più spinosi restano quelli della sanità: nomina dei nuovi direttori generali, nuovo Piano socio-sanitario e convenzione con l’Università. Temi infidi, di scontro e sospetti, che mettono a rischio la fiducia degli stessi alleati. Ora bisogna girare pagina, avrebbe ribadito Franco Zaffini di Fdi. Sugli attuali direttori generali il giudizio è negativo, l’idea è quella di andare ad un profondo cambiamento. Lo stesso direttore regionale Massimo Braganti sarebbe in bilico; stessa cosa per le due Aziende Ospedaliere di Perugia e Terni dove si registra un malcontento significativo. Potrebbe salvarsi, invece,  il direttore dell’ Usl 2 Massimo De Fino, difeso dalla presidente e dall’assessore Agabiti. La sanità umbra è ormai una porta girevole, con movimenti continui di dirigenti e direttori, con personaggi che arrivano da ogni parte d’Italia con in tasca un biglietto di andata e ritorno. Anche questa volta, quindi, ci sarà un ricambio consistente. Non va molto meglio sugli altri punti caldi, a cominciare dal bilancio dove si registrerebbe uno sbilancio assai significativo. Tra l’altro sarebbe arrivata anche una diffida del governo, con la minoranza che chiede di conoscere i risultati della trimestrale. Resta poi da capire dove è finita la convenzione con l’Università degli Studi di Perugia. Era l’ 8 febbraio scorso quando – dopo mesi di rinvii – la presidente Donatella Tesei annunciava in Consiglio regionale  di “aver incontrato il Rettore sul testo della convenzione” da cui era emerso “un accordo definitivo sui contenuti”. La governatrice riferì che il traguardo era ormai ” pressoché imminente”, una previsione imprudente, così come politicamente rischioso fu l’annuncio nella conferenza stampa del 22 gennaio 2020 quando la Tesei, a proposito della convenzione con l’Università, dichiarò che non c’era più “tempo da perdere”. Temi che sono stati al centro del confronto di ieri con i segretari delle forze di maggioranza e che, malgrado l’assenza di comunicati ufficiali, restano tutti sullo scenario. Molto probabilmente i protagonisti del vertice sono usciti da Palazzo Donini ribadendo semplicemente le rispettive posizioni.