Super green pass, più di 2000 controlli in Umbria: due multe e 20 sanzioni. Bene bar e ristoranti, Nocera Umbra e Bevagna mascherina all’aperto

Il bilancio dei primi due giorni di controlli in Umbria con le nuove regole conferma un quadro di sostanziale rispetto delle misure adottate dal governo. Il tutto mentre cresce il numero degli attualmente positivi nella nostra Regione: ieri erano 1.961. Tra Perugia e Terni ci sono stati più di duemila controlli e sono state riscontrate appena due irregolarità per il super green pass. Ci sono state, inoltre, una ventina di multe a persone che non portavano la mascherina . Le principali sanzioni sono state registrate sui mezzi di trasporto pubblico. Del resto le forze dell’ordine si sono concentrate molto sui trasporti pubblici. C’è da dire che gli umbri hanno collaborato e aiutato il lavoro degli uomini in divisa. ” I clienti ormai sono abituati, nessuno si è rifiutato di esibire il pass o è risultato irregolare”, spiega la dipendente di un bar di corso del Popolo a Terni.  Nel frattempo due comuni dell’Umbria – Bevagna e Nocera Umbra – hanno deciso di rendere obbligatorie per tutto il periodo natalizio le mascherine all’aperto. A Bevagna il Sindaco Annarita Falsacappa ha deciso l’obbligatorietà da oggi , 8 dicembre, fino al 9 gennaio 2022 mentre il provvedimento del Sindaco di Nocera Umbra Virginio Caparvi è in vigore da oggi fino all’Epifania. Una scelta politica bipartisan, con due sindaci (uno di centrosinistra e l’altro di centrodestra) che scelgono di mettere in sicurezza i propri cittadini. I controlli e le ulteriori scelte di alcuni sindaci contribuiscono sicuramente a contenere la crescita dei nuovi positivi. Da un pò di giorni anche in Umbria la percentuale di positivi sta sopra l’ 1% e i nuovi casi sono sempre più di 100 con un peggioramento della situazione epidemiologica. C’è poi una ulteriore preoccupazione: il prossimo periodo festivo, in cui i contatti tra gruppi di persone aumentano, può peggiorare le cose. E con l’incognita della variante Omicron può peggiorare ulteriormente. In questo momento sono undici i casi di Omicron in Italia, con altri casi sospetti in attesa di conferma, e un quadro europeo già molto grave. Per adesso riguardano casi di persone che avevano transitato in Sudafrica o loro contatti stretti, ha spiegato proprio ieri il presidente dell’Istituto Superiore di Sanità, Silvio Brusaferro.  Motivo per cui ulteriori misure di prevenzione, in parallelo ad un’espansione della vaccinazione, rappresentano scelte intelligenti e giuste. Restano da risolvere però alcuni problemi sull’organizzazione dei servizi. Proprio ieri il Sindaco di Narni Francesco De Rebotti ha denunciato gli ennesimi “ritardi e attese interminabili” nella effettuazione dei tamponi e nelle vaccinazioni. Tra l’altro un’operatrice del centro di salute di Narni Scalo è risultata positiva al Covid, provocando il provvedimento di quarantena per tutti coloro che hanno avuto contatti con il centro. Compresi diversi bambini che sono stati nella struttura sanitaria per fare vaccini non-Covid. Commistioni che andrebbero sicuramente evitate con scelte organizzative migliori dettate semplicemente dal buon senso.