I tanti interrogativi estivi di Matteo Renzi mentre l’Italia si avvia verso appuntamenti di straordinaria importanza nazionale e internazionale.

Gli assilli estivi di Matteo Renzi. Una sfilza di interrogativi che il Presidente del Consiglio pone a se stesso. Vediamoli: ‘’In che data fisso il referendum costituzionale? Per la legge elettorale accedo, almeno un po’, alle richieste che vengono da più parti, anche fintamente schierate col Pd? I quesiti referendari li lascio compatti come sono adesso o li spacchetto in modo da chiedere agli elettori una serie di risposte individuali? Mi dimentico che le Camere la riforma l’hanno votata in blocco e frantumo il referendum a mio piacimento? Cerco di ricreare una specie di ‘’patto del Nazzareno’’ o me ne frego dell’apporto dei berlusconiani, ormai numericamente ridotti al lumicino? Eventualmente dopo di me potrebbe esserci qualcuno o ‘’il diluvio’’? Mi muovo in perfetta linea con le indicazioni finanziarie dell’Europa o, per strappare applausi italici, mi prendo la responsabilità di qualche strappo?’’.

Insomma non sarà un’estate di rasserenante riposo per il Capo del Governo che è anche numero uno del Pd, partito che, in piccola parte, lo sta assediando in termini sempre più minatori.

Che dire? Grandi augùri di buone meditazioni all’intraprendente Matteo. Decida pensando alle esigenze di tutti gli italiani, non solo di quelli che lo amano, ma anche di quelli che lo guardano con una certa perplessità.

RINGHIO

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