Spoleto, Nazzareno sconfigge il coronavirus a 91 anni. Primo desiderio: ” Un bicchiere di vino “.

È  tornato a casa Nazzareno, a San Giovanni di Baiano. Da un mese abbondante in Ospedale, metà  in terapia intensiva del Santa Maria della Misericordia a Perugia. Poi , quando le sue condizioni sono migliorate, a Pantalla. Ad aspettarlo la moglie, figli e nipoti. Naturalmente Paolo, il figlio che aveva denunciato di essere stato lasciato solo a gestire la drammatica situazione che si era venuta a creare. La mamma non autosufficiente e positiva anche lei al coronavirus, il papà  positivo in Ospedale e loro in quarantena. Quando è  arrivato lo aspettava la compagna di una vita, era frastornato,  si sono guardati ma non si sono potuti abbracciare e alla fine entrambi sono scoppiati in un lungo pianto. Un pianto di liberazione, di gioia e di grande commozione. La stessa commozione dei figli e nipoti. Nazareno e sua moglie hanno battuto il coronavirus, a quella età non sarebbe stato facile per nessuno. Ma il loro amore è  stato più  forte del virus. Non si è  smentito Nazzareno perché  appena messo piede a casa ha chiesto di poter festeggiare con un buon bicchiere di vino rosso e campetti di maiale. Una bella storia, finita bene e piena di emozioni.