Terni, 14 associazioni contro la Regione sulla sanità: ” Basta mortificare le città”

Quattordici associazioni di Terni denunciano il progressivo degrado dei servizi socio-sanitari e lanciano un vero e proprio grido d’allarme. ” A Terni i cittadini non trovano più risposta ai bisogni più elementari di salute, come un ricovero ospedaliero, una prestazione ambulatoriale, la gestione di una disabilità o di una malattia cronica, tanto meno servizi adeguati per la prevenzione”. Con questa premessa Cittadini Liberi, Terni Valley, La Pagina, Salute e Partecipazione, Aumat, Tribunale diritti del Malato, Acli, Arci, Cittadinanza attiva, Claudio Conti, Aladino, Terni Donne, Interamnopolis, hanno presentato un manifesto per denunciare ” in maniera seria e determinata le difficoltà di avere servizi adeguati ed efficienti in merito alla sanità”.  Insomma, la città vuole far sentire la propria voce. Marco Sciarrini dell’associazione ” Cittadini Liberi” ricorda che l’Ospedale di Terni ” negli anni ha sempre rappresentato un punto di eccellenza straordinaria per la Regione Umbria e oggi invece soffre di carenze e di mancanze in particolare per la governance regionale che lo sta svilendo e mortificando”. Secondo Giacomo Porrazzini dell’associazione “Pensare il domani” dieci anni fa il Santa Maria era “all’ottavo posto nella graduatoria nazionale sulla qualità degli ospedali italiani. Oggi siamo precipitati oltre il centesimo”. Nel mirino delle 14 associazioni c’è la Regione e la giunta regionale. Per le associazioni della città è in atto un vero e progressivo “degrado dei servizi assistenziali”. Un degrado, che a parere delle associazioni, è causato ” da errori, inadempienze ed omissioni della Regione Umbria”.