Ex ferrovia Spoleto – Norcia, i sindaci chiedono un cambio di passo e una nuova gestione

SPOLETO – Una gestione alternativa a quella di Umbria Mobilità per l’ex ferrovia Spoleto – Norcia. La richiesta arriva dai sindaci attraversati ed è ora sul tavolo della Regione. A sottoscriverla sono stati Fabrizio Cardarelli (Spoleto), Tullio Fibraroli (Sant’Anatolia di Narco), Paola Agabiti (Scheggino), Agnese Benedetti (Vallo di Nera), Luciano Campana (Cerreto di Spoleto) e Nicola Alemanno (Norcia), tutti intenzionati ad accelerare sugli interventi mancanti, sul contrasto al degrado e sulla creazione dei punti di ristoro.

“Dobbiamo lamentare come le problematiche emerse nella riunione dell’ottobre scorso risultino ancora in gran parte irrisolte – dicono i sindaci – così come rileviamo l’impossibilità di incidere nelle scelte operative che Um continua ad applicare in assoluta autonomia. Sempre a ottobre ci era stato assicurato che entro marzo 2016 sarebbe stato completato e reso percorribile il tratto tra Spoleto e Borgo Cerreto, ma nei sei mesi trascorsi non è stato compiuto alcun intervento manutentivo tanto che il tracciato – proseguono i sei primi cittadini – risulta precario in alcuni punti tra Spoleto e Sant’Anatolia e addirittura chiuso tra Sant’Anatolia e Borgo Cerreto”.

Sotto tiro anche la modalità con cui si è scelto di intervenire per la sistemazione del fondo in prossimità di alcune gallerie. L’intenzione di Um era quella di intervenire chiudendo a tratti il tracciato. La Regione ha chiesto di assicurare la percorribilità e per i sindaci: “I tempi concessi da Um all’impresa per eseguire le manutenzioni risultano assolutamente esagerati se commisurati alla consistenza degli interventi, fermo restando il fatto che è inconcepibile programmare i lavori nel periodo di maggiore utilizzo”. Si ricordano poi i “numerosi reclami del sindaco Campana sulle modalità di gestione del tratto Piedipaterno-Borgo Cerreto terminato da oltre due anni e interrotto a causa della presenza di un masso la cui rimozione avrebbe richiesto mezza giornata di lavoro e meno risorse di quelle spese per sbarrare e chiudere la pista nel tratto”. Per questo si chiede all’assessore un incontro per valutare e discutere tutte le alternative gestionali.

 

 

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