Ex Merloni, Cgil: “Incentivi frutto di anni di lotte”

NOCERA UMBRA – “L’ avviso pubblicato che contiene le norme sulle agevolazioni della Legge 181/89, che puntano a rafforzare e riqualificare il tessuto produttivo locale e permettere la ricollocazione dei lavoratori della Merloni,rappresenta un risultato importante”. A dirlo è Alessandro Piergentili, rappresentante Cgil Alta Umbria che ricorda l’importanza di lotte dei lavoratori e delle organizzazioni sindacali Cgil, Cisl e Uil, Fim, Fiom e Uilm  per far fronte alla più grave crisi industriale occupazionale degli ultimi anni, che ha coinvolto due aree regionali molto ampie e migliaia di lavoratori lavoratrici e del sistema produttivo locale”.

Il risultato “è frutto dell’accordo di programma voluto e sottoscritto per gestire gli effetti di una crisi che ha lacerato il tessuto sociale e che ancora, i territori di confine dell’Umbria e delle Marche stanno pagando. Le risorse messe a disposizione dal Ministero dello sviluppo economico, che  ammontano a 26 milioni di euro ripartite tra le due regioni interessate e destinate ad un’area compresa nei 73 comuni coinvolti, da anni  sono state definite, ma sino ad oggi per effetti derivanti da modalità di applicazione degli incentivi e per anche difficoltà di avere progetti industriali localizzati non sono state spese, mentre una parte dei lavoratori della A. Merloni per questi motivi sono usciti dagli ammortizzatori e oggi sono nel mare magnum dei disoccupati dell’area Appenninica”.

Quindi l’appello: “E’ necessario che sia Regione Umbria, lo stesso ministero le istituzioni locali ed il sistema produttivo locale si attivino con maggiore decisione e determinazione di quanto fatto sino ad oggi per avere dei riscontri in tempi brevi e che gli incentivi e le misure previste abbiano effetti sulla possibilità per le persone di ritrovare occupazione. Queste risorse debbono essere utilizzate anche come volano per altre risorse che possono essere attivate, sia da soggetti privati sia da provvedimenti di carattere pubblico. E’ necessario che anche le associazioni degli imprenditori, ad iniziare con Confindustria, si adoperino per aiutare i sistema imprenditoriale ad avanzare progetti di sviluppo locale, che possano essere il linea con quanto previsto dai recenti provvedimenti”.

 

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