Gubbio, la città si ferma in ricordo dei 40 Martiri

GUBBIO – La città dei Ceri oggi si ferma per ricordare i “40 martiri”, i 40 innocenti uccisi per rappresaglia all’alba del 22 giugno 1944 dai Tedeschi in ritirata. Si è rinnovata così la tradizione del rendere omaggio alla memoria di questi cittadini, la cui memoria è tenuta viva anche dall’Associazione “Famiglie 40 martiri”, presieduta da Laura Tomarelli. L’appuntamento è iniziato in piazza 40 martiri per poi dirigersi al Mausoleo, dove i ragazzi delle scuole hanno posato una rosa sul muro dove avvenne la fucilazione. A rendere omaggio ai martiri il sindaco Filippo Mario Stirati, l’assessore regionale alla Cultura Fernanda Cecchini e il consigliere regionale Andrea Smacchi.

“Sono trascorsi 72 anni dalla brutale rappresaglia – ha detto Stirati – una vicenda viva nelle nostre menti, uno dei fattori costitutivi della nostra comunità. Gubbio non è più la stessa, è stata segnata da quella vicenda che abbiamo saputo superare. I verdetti della storia comunque sono inappellabili: di fronte ad essa non siamo tutti uguali. La storia è fatta di scelte giuste o di terribili derive. Noi, forti dei valori dei 40 martiri e pacificati nelle nostre anime, guardiamo ai nostri concittadini con profondo senso di appartenenza”. La Cecchini ha espresso vicinanza alla città e ha lodato l’aver cura della memoria, per far sì che quello che è stato non sia mai più.

“Abbiamo ricordato quel momento di barbarie con una cerimonia emozionante, che vuole tenere accesa la memoria sulla sofferenza di quei momenti, affinché le nuove generazioni facciano di tutto per evitare che eventi simili possano verificarsi di nuovo. Un sentito ringraziamento a tutti coloro che contribuiscono al ricordo di questa giornata, ed in particolare all’Associazione Famiglie 40 Martiri, da quest’anno presieduta da Laura Tomarelli”, ha detto il consigliere regionale Smacchi.

 

 

 

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