Nuovo Centro per l’autismo: un modello da seguire
PERUGIA – Un nuovo Cento diurno per settanta bambini autistici fino a 14 anni è stato inaugurato a Sant’Andrea delle Fratte, in via Penna. A distanza di dieci anni dalla sua apertura ufficiale la struttura di proprietà della Usi Umbria 1, gestita in collaborazione con il Consorzio Auriga, ha acquisito spazi più capienti e funzionali per garantire una migliore qualità del servizio offerto. Nel corso dell’inaugurazione il Dr. Angiolo Pierini, responsabile sanitario della struttura ha dichiarato: “Dieci anni fa siamo stati i primi in Umbria a realizzare un servizio che ha proposto un approccio innovativo ai problemi dell’autismo, in grado di garantire un sostegno precoce ed intensivo alle funzioni evolutive, attraverso interventi mirati all’apprendimento di specifiche competenze sociali e comunicative”. Il servizio è rivolto prevalentemente ai bambini e ragazzi fino ai 14 anni, affetti da autismo, in carico ai servizi territoriali del Distretto del Perugino. “Inizialmente – ha spiegato Pierini – pensato per circa venti utenti oggi il centro vede la frequentazione di circa settanta minori. Ciò evidenzia come le problematiche legate all’autismo siano in costante crescita ed ha reso necessario ripensare le pratiche operative cercando di salvaguardare la qualità dei percorsi di cura”. Tale centro è ormai un punto di riferimento per tutta l’Umbria, un modello da seguire, anche per la fitta collaborazione tra l’istituzione sanitaria (Usi) e il mondo della cooperazione sociale. “Questa struttura – sottolinea il Presidente del Consorzio Auriga, Liana Cicchi – ha una storia lunga e ricca di contenuti professionali e sodali. La grande collaborazione che esiste con la Usi e la professionalità dei nostri operatori ha permesso a tanti bambini e alle loro famiglie di trovare un aiuto concreto rispetto ad una problematica crescente”. La tendenza che si è registrata negli ultimi anni attesta che il numero di bamabini affetti da disturbi che rientrano nelo mondo dell’autismo stanno incrementando. “Certe diagnosi – evidenzia la Dott.ssa Giuseppina Bioli, Direttore del Distretto del Perugino Usi Umbria 1 – una volta non venivano fatte o certi disturbi erano ascritti ad altre patologie, come il ritardo mentale. In dieci anni la nostra azienda è riuscita a fare fronte ad un’esigenza sanitaria e sociale, gestendo con ottimi risultati gli oltre duecento minori seguiti. È stato sempre un servizio all’avanguardia, che ha proposto approcci innovativi. Tanto che la Regione nel 2012 lo ha identificato come centro di riferimento per il territorio umbro e nel 2016, visto l’ottimo lavoro degli operatori, sono stati trattati anche dei casi in adolescenti e giovani adulti”.