Perugia, torna l’acqua alla Fontana Maggiore
PERUGIA – La Fontana Maggiore, uno dei simboli della città di Perugia, ha ripreso la sua completa funzionalità. Si sono completati, infatti, gli interventi di risanamento e restauro del monumento; pertanto, durante la cerimonia di inaugurazione di questa mattina c’è stata la riapertura dell’impianto idrico e l’acqua è tornata a sgorgare dalla Fontana. E’ stata un’occasione di festa per tutta la città che da oggi in avanti vedrà risplendere quest’opera tanto amata dai perugini.
“Quello di oggi è un momento particolare – ha ammesso il sindaco Andrea Romizi – una giornata di grande valore per tutti noi perugini sotto il profilo identitario”. A raccontare la storia dell’opera è stato il consigliere Francesco Vignaroli che, tra le altre cose, ha sottolineato come di 74 delle 75 statue presenti sulla Fontana sia ben conosciuto il significato. Resta un mistero quello della statua più nota, ossia le tre donne poste in cima alla Fontana per le quali si ipotizza la tesi dell’allegoria del buon governo.
I lavori di restauro e risanamento conservativo e di impermeabilizzazione delle vasche della fontana maggiore, progettati e diretti dall’Architetto Maria Cristina Timpani dell’U.O. Engineering, Beni Culturali e Sicurezza sul Lavoro del Comune di Perugia, sono stati realizzati in due step. Il restauro – ha sottolineato proprio l’Arch. Timpani – ad opera della ditta COO.BE.C di Spoleto, ha previsto il consolidamento delle statue, la pulitura del paramento lapideo, compresi i capitelli interni del bacino inferiore, e delle superfici bronzee con mezzi meccanici e chimici. L’intervento si è concluso con il restauro dei gradoni in travertino e della ringhiera che circonda la fontana.
Solo dopo l’adeguata preparazione del piano di posa dei due bacini ed attese le condizioni climatiche ottimali, si è proceduto con l’impermeabilizzazione del catino superiore e del catino inferiore. La stesura, ad opera di Valter Alunni Cardinali, è stata prevista con adeguata cura soprattutto nel bacino inferiore dove si è previsto di risvoltare la rete di supporto ed i tre strati di guaina impermeabilizzante anche sui basamenti delle colonnine. La cromia adottata ha voluto creare una soluzione di continuità con il supporto murario come si può vedere dalla scala di accesso alla Sala dei Notari. L’operazione si è conclusa con la posa in opera di un disco di ottone sopra il gruppo monumentale delle tre Grazie. Tale disco va a sostituire il precedente in rame che aveva creato forti problemi di ossidazione sulle sculture sottostanti e serve a rompere il getto del flusso dell’acqua creando un velo di fronte alle tre Grazie come ideato nel famoso restauro degli anni ‘90.
I lavori sono iniziati a fine settembre 2016 e si sono conclusi a fine marzo 2017. I tempi previsti dei lavori erano complessivamente di 6- 8 settimane durante i quali era prevista l’interruzione dell’erogazione dell’acqua. Il protrarsi dei termini contrattuali è stato dovuto alle condizioni metereologiche avverse. I lavori di impermeabilizzazione, infatti, necessitano di almeno due settimane di temperatura sopra i 6 gradi ed assenza di pioggia. L’acqua che alimenta la Fontana Maggiore – ha invece chiarito non senza un pizzico d’emozione l’Ing. De Micheli- proviene da un circuito idraulico chiuso con vasca interrata di accumulo, reintegrato all’occorrenza dalla rete idrica cittadina. Nel 2015 sono stati eseguiti lavori di rifacimento completo dell’impianto idraulico e di trattamento chimico – fisico delle acque della fontana, in conformità alle specifiche richieste per la salvaguardia del paramento murario della fontana dalla Soprintendenza ai Beni Monumentali di Perugia.
L’acqua della fontana, dopo aver subito un processo di filtraggio meccanico, viene additivata con prodotti chimici idonei alla disinfezione, al controllo del corretto grado di acidità, di salinità e alla prevenzione della formazione delle alghe e del calcare. Con l’occasione sono stati eseguiti lavori di rifacimento completo dell’impianto elettrico. Il locale tecnico interrato è dotato di un sistema di espulsione dell’acqua in fossa e di un sistema di allarme collegato al Corpo di guardia dei Vigili Urbani, in caso di allagamento. Una particolare attenzione è stata posta alla sicurezza del personale che si occupa di manutenzione, attraverso corsi specifici e acquisto di DPI. Infine l’assessore Calabrese ha sottolineato come l’emozione manifestata da De Micheli racconti l’amore con cui i protagonisti del recupero hanno seguito i lavori. “Grazie a loro per noi perugini oggi c’è la grande gioia di vedere la fontana, simbolo della città, nella sua forma migliore. E’ un modo, crediamo, per recuperare lo spirito del tempo in cui fu costruita”.