Province, nuovo allarme dei presidenti, martedì presidio dei lavoratori a Perugia

La Rsu della Provincia di Perugia esprime “profonda insoddisfazione e forte preoccupazione di fronte al perdurante silenzio delle amministrazioni regionale e provinciale sul riordino istituzionale avviato dalla legge 56/2014” e confermando lo stato di agitazione, annuncia un presidio in piazza Italia per martedì prossimo alle 15.
“L’assessore regionale Fabio Paparelli – ricorda la Rsu – il 30 dicembre scorso, nell’incontro di Villa Umbra, si era impegnato a convocare l’Osservatorio per il giorno 14/01/2015, annunciando che in quella data avrebbe presentato una prima bozza del riordino: nulla è invece successo, nessuna notizia ufficiale è stata data e l’Osservatorio non si è riunito”.
La Rsu esprime quindi “estremo disappunto per la perdurante incertezza e confusione che tale silenzio produce, dando luogo a congetture, allarmi e infondate attese tra il personale”.
Inoltre “stigmatizza le iniziative di parte che hanno l’unico obiettivo di dividere i lavoratori, di discreditare le loro rappresentanze sindacali, fornendo in sedi certamente non istituzionali quelle informazioni che invece avrebbero dovuto essere diffuse nelle sedi istituzionali di confronto previste” e “richiama l’amministrazione provinciale ad un comportamento realmente trasparente e partecipato”.

Intanto l’assemblea dei presidenti delle Province denuncia che “il prelievo di un miliardo dalle casse delle Province e il taglio del 50% del personale imposti dal Governo hanno prodotto una vera e propria emergenza sociale sui territori. Impossibile garantire servizi essenziali, mentre l’allarme sociale tra il personale continua a salire”. Nell’assemblea, riunita per definire iniziative unitarie, anche in vista della nuova riunione dei presidenti che si terrà il 28 gennaio, è stato sottolineato come l’impegno delle Province ad attuare la riforma sia sempre stato “pieno”, “ma senza soldi i servizi non si possono erogare, se le Regioni non decidono “chi fa cosa”, la riforma di fatto non esiste”. Ad oggi 10 Regioni hanno solo approvato in giunta disegni di legge di riordino, che ora devono iniziare l’esame in Consiglio e in 5 Regioni non è stato ancora approvato alcun atto. La posizione dei presidenti di Provincia e il quadro di emergenza sui sevizi essenziali e sul personale sarà riportato nell’ambito dell’Osservatorio Nazionale per l’attuazione della riforma, che si terrà giovedì 22, per chiedere al governo interventi da subito sul Milleproroghe in grado di mitigare l’impatto dei tagli sui servizi essenziali e riportare le difficoltà che le Province incontrano negli Osservatori regionali per attuare la riforma.

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