Terni, la Benedetto Brin con San Giovanni, ecco come cambia la “geografia” delle scuole ternane

TERNI – La giunta comunale ci riprova e disegna una nuova “geografia” delle scuole ternane di dell’infanzia, primarie e secondarie di primo grado. Dopo le proteste sollevate dalle precedenti delibere, l’amministrazione comunale ha varato una nuova proposta di riorganizzazione scolastica. Si tratta di un nuovo atto che prevede istituzione di un istituto comprensivo che raggruppa la direzione didattica San Giovanni e la scuola secondaria di primo grado Benedetto Brin per un totale di 1177 alunni; l’istituzione dell’istituto comprensivo Don Milani che raggruppa anche la scuola dell’infanzia, primaria e secondaria di primo grado di Stroncone e quella secondaria di primo grado dell’Alterocca di via Narni per un totale di 1207 alunni. La giunta inoltre ha deciso di sostenere la richiesta della Provincia di istituire a Terni un polo professionale strategico costituito dall’Ipsia e dal Cpia (centro territoriale per gli adulti) che comprenda anche le analoghe strutture di Allerona e Narni.

“Il nostro vuole essere un serio e ponderato contributo alla risoluzione dei problemi che la scuola ternana ha per quanto riguarda il suo dimensionamento e la riorganizzazione dei plessi scolastici – spiega l’assessore alla Scuola Carla Riccardi – Siamo mossi dall’unico intento di migliorare l’offerta legando tra di loro i vari gradi scolastici, in maniera tale da incentivare lo scambio di esperienze e risultati. Si tratta di un contributo rivolto alle famiglie, ai lavoratori della scuola, alla città nel suo complesso. L’offerta formativa di qualità è da tempo una delle caratteristiche di Terni”.

“L’iter che ha portato alla redazione di questo atto – prosegue l’assessore – come è noto è stato caratterizzato da alcune incomprensioni con alcuni settori del mondo della scuola. L’intento della giunta è quello di fornire un documento che possa offrire risposte concrete e un quadro di certezze, anche numeriche, a tutti gli istituti scolastici fino alla secondaria di primo grado. Un lavoro di riorganizzazione dettato dall’esigenza di garantire a tutti gli istituti un futuro; di salvaguardare l’occupazione che anzi, stando alle tabelle ministeriali, per il personale Ata viene accresciuta; di sfruttare al meglio gli spazi a disposizione e di superare divisioni burocratiche che non trovano alcun riscontro nelle esigenze del territorio e delle famiglie”.

“In particolare – aggiunge l’assessore Riccardi – la proposta della giunta, ampiamente partecipata con tutti coloro che hanno voluto prendere parte a questo percorso di confronto e arricchimento, va a superare le criticità legate allo sviluppo della Montessori e del trend negativo di iscritti della Benedetto Brin. Abbiamo tenuto conto della vicinanza naturale tra la sede centrale della direzione didattica della San Giovanni e della scuola Benedetto Brin e abbiamo voluto dare la possibilità di aprire una sezione della scuola Media a piazza della Pace, in una realtà dove il presidio scolastico è di fondamentale importanza. Non tralascerei l’importanza della condivisione di un polo professionale che oltre all’Ipsia veda anche la scuola per gli adulti, nell’ambito delle politiche di riqualificazione e di integrazione che la città ha sempre più la necessità di portare avanti”.

“Mi auguro – conclude l’assessore alla scuola – che con questo atto si porti a compimento una fase di confronto non sempre basato su dati di fatto, caratterizzata da prese di posizione che non sempre hanno tenuto conto dell’esigenza di migliorare il servizio, di offrire alle famiglie e agli alunni la migliore formazione possibile. Su questo fronte il Comune di Terni è impegnato con ingenti risorse nelle strutture, nel loro risanamento e adeguamento alle varie normative di sicurezza, e ora ha voluto dare anche un contributo di tipo organizzativo negli anni scorsi più volte richiesto dallo stesso mondo della scuola”.

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