Vendita di alcolici ai minori: in arrivo pesanti multe
PERUGIA – Dopo diverse segnalazioni sulla vendita sottobanco di alcolici a minorenni da parte di alcuni commercianti del centro storico, scatta l’allarme. La questione diventa così oggetto di discussione alla quarta commissione consiliare del Comune attraverso l’ordine del giorno «Misure finalizzate a contrastare la vendita e la somministrazione di alcolici ai minori nel Comune di Perugia» che è stato presentato dal consigliere del Movimento 5 stelle Stefano Giaffreda «al fine di ottenere maggiori controlli sulla vendita e somministrazione di alcolici ai minorenni e a favorire l’attuazione di campagne di sensibilizzazione che incrementino la consapevolezza all’interno delle scuole e dell’ambito familiare». Ciò che è emerso è che in alcuni luoghi vengono venduti a giovani al di sotto dei diciotto anni soprattutto i cosiddetti shottini, cioè dei bicchierini di alcol venduti ad un prezzo molto basso. Tale comportamento, tra l’altro, ha anche una rilevanza penale. Interviene anche l’assessore al Commercio Cristiana Casaioli che dichiara: «In centro ci sono già ci sono restrizioni per quanto riguarda la somministrazione di alcol. Ora stiamo concentrando l’attenzione anche su altre zone della città, dove vengono fatti più controlli da parte della polizia municipale e posso dire che sono state rilevate anche diverse sanzioni. Laddove ci vengono segnalate o ci accorgiamo di situazioni di criticità attiviamo misure particolari come l’inasprimento dei controlli e il posizionamento di telecamere mobili come presidio fisso, come abbiamo fatto di recente, per esempio, in via Bartolo». Oggi la legge prevede sanzioni penali a chi vende alcolici ai minori di 16 anni, ma in futuro si potrebbe anche ipotizzare di introdurre specifiche ordinanze con sanzioni che possono andare dai 5mila euro di multa alla sospensione della licenza fino a un mese. Il capogruppo dei 5 Stelle Rosetti, ritiene che tale ordinanza sarebbe decisamente più incisiva rispetto alle azioni descritte dall’assessore, mentre il consigliere Nucciarelli reputa che accanto alla repressione ci dovrebbe essere l’educazione nelle scuole con azioni mirate volte a far conoscere la pericolosità di assumere bevande alcoliche in giovane età.