Sir Safety, così il presidente Fipav Perugia Tardioli sul caso Palaevangelisti: “Pronti ad intervenire”

La questione dell’utilizzo del Palaevangelisti diventa sempre più complessa con il passare dei giorni. Anche Luigi Tardioli, presidente della Fipav Perugia nonché membro di giunta del Coni, ha voluto dire la sua in un lungo comunicato: “Dopo il naufragio della Darvin, precedente società di gestione degli impianti sportivi, la Federazione Italiana Pallavolo, insieme a quella della Danza Sportiva e dell’Atletica aveva patrocinato e partecipato al bando di gara per l’appalto degli stessi a Perugia, unitamente ad Acsi, ente di promozione sportiva, ed Ariel, che gestisce in modo egregio il Pala-Paternesi di Foligno, ma la cordata nonostante tutto è arrivata terza nella graduatoria. La squadra che era stata ideata e costruita per gestire gli impianti comunali era di tutto rispetto con esperienza, professionalità e solidità finanziaria, e soprattutto portava a Perugia una serie di eventi sportivi e non di assoluto livello; ad esempio la qualificazione agli Europei della nazionale femminile di pallavolo che era prevista e Perugia ma che invece andrà a Chianciano. Mi chiedo quali siano state le valutazioni o i criteri che hanno fatto arrivare terzo il nostro raggruppamento che conta oltre due milioni di tesserati, fatturati che superano gli ottanta milioni di euro, valanghe di medaglie olimpiche, e soprattutto esperienza ultra decennale nella gestione degli impianti sportivi. Non era stato scritto che avremmo assunto le maestranze già presenti ma eravamo disposti a valutarne le professionalità. Ora ci facciamo un’altra domanda, i curriculum di questo raggruppamento qualcuno li ha valutati? Il piano marketing era veramente cosi scadente rispetto a Kronogest che ha vinto? Gli enti patrocinanti ed in cordata, su mandato del Comitato Olimpico Italiano, come ad esempio l’Associazione Centri Sportivi Italiani con oltre ottocentomila tesserati ed esistente da oltre quarant’anni, ha più titoli di una società sportiva costituita dieci giorni prima dell’uscita del bando di gara ed aggiungo senza esperienza di gestione di impianti sportivi? Confidiamo in una giustizia, le nottate perse per produrre gli elaborati e le professionalità messe a disposizione dalle federazioni sportive (la Fidal aveva realizzato per il Santa Giuliana un apposito progetto, ndr), gridano vendetta. Noi se chiamati siamo pronti ad intervenire”. Insomma, la parola fine su questa spinosa vicenda è ancora ben lontana dall’essere scritta. E la ripresa della preparazione della Sir Safety Perugia incombe.

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