Gubbio, la “Cartolina 2016” realizzata da un ergastolano è stata consegnata a Papa Francesco

GUBBIO – E’ stata consegnata a Papa Francesco la prima “Cartolina 2016”, la pubblicazione che sarà consegnata ai pellegrini del Sentiero Francescano, in transito quest’anno nella città di Gubbio. A metterla direttamente nelle mani del Santo Padre è stato Simone Minelli, responsabile del Servizio per la pastolare del tempo libero, turismo e sport della diocesi di Gubbio.
In occasione del Giubileo degli operatori dei pellegrinaggi a San Pietro, la Chiesa eugubina era rappresentata da un gruppo di giovani volontari della PiccolAccoglienza e da don Kiboma Oliviero Tamfumu, parroco di Branca e responsabile diocesano dell’anno giubilare della Misericordia. Prima dell’incontro pubblico di papa Bergoglio, Minelli ha avuto l’occasione di avvicinarlo di spiegare la provenienza del suo gruppo, donando al Pontefice sia la cartolina, sia un Tau in ceramica realizzato da Giampietro Rampini per le iniziative francescane dello scorso anno. Uno scambio di saluti cordiale e affettuoso con papa Francesco, dal quale Simone Minelli si è congedato con una tenerissima carezza.

Dopo Luigi Stefano Cannelli, eugubino di adozione, il trevigiano Felice Feltracco e le due eugubine Letizia e Giulia Pedini, quest’anno è Gianfranco Parisi l’autore della “Cartolina del Pellegrino 2016”. Una testimonianza che, ormai da quattro anni, viene regalata dalla diocesi eugubina ai tanti pellegrini che transitano per Gubbio diretti ad Assisi. La prima cartolina del 2013 è stata donata a papa Francesco in occasione della visita dei Vescovi dell’Umbria il 23 aprile 2013. Oltre quattromila persone hanno ricevuto le varie cartoline realizzate nel corso degli anni. È infatti in aumento costante il flusso di pellegrini che, con zaino in spalla e bastone alla mano, percorrono la tratta che da La Verna, luogo in cui Francesco ricevette le stimmate, viaggiano in direzione di Assisi e passano proprio per le bellissime colline eugubine. In questo anno giubilare, papa Francesco ha stabilito che ogni porta della cella di un carcere diventerà una Porta Santa; non più solo quella di Roma, in Vaticano, o le porte delle quasi tremila diocesi nel mondo, ma anche le celle di tutte le carceri. Così è nata l’idea: perché non proporre la cartolina a un artista/carcerato? L’opera, realizzata da un fedele decisamente particolare, risulta inedita: egli ha voluto festeggiare l’avvenimento con la felicità nel cuore rappresentata dall’avvento del Giubileo, ma anche con il sogno che gli eventi negativi e cupi che spesso succedono nel mondo, non accadano più. Gianfranco Parisi (siciliano, condannato all’ergastolo che sta scontando nel carcere di Spoleto) ha raffigurato un’ambientazione prettamente religiosa. Matite colorate acquerellabili e un tocco di pennello per diluire ancor di più la materia su cartoncino. In primo piano la figura di san Francesco in ginocchio: metafora del luogo della Basilica di San Pietro in Vaticano, che simboleggia l’apertura del Giubileo. L’immagine ritrae un lupacchiotto che simboleggia la reciproca fiducia tra l’uomo e l’animale. La Porta Santa davanti a san Francesco quest’anno si apre al mondo ed è stata decorata con disegni e immagini religiose. Sullo sfondo il paesaggio e i sentieri che i pellegrini percorrono per raggiungere Assisi; in alto nel cielo vi è l’immagine di Gesù che illumina radiosamente san Francesco, così come tutto lo scenario.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.