Nocera Umbra, il Tribunale sequestra due quadri. L’opposizione: “Maggioranza aggrappata alla poltrona”

NOCERA UMBRA – Due quadri, per un valore di 140mila euro, pignorati. Sarebbe questo, come racconta il Corriere dell’Umbria, l’ultimo capitolo del difficile momento finanziario vissuto dal Comune di Nocera Umbra. “Un pignoramento derivato da un’assenza di direzione politica – dicono le opposizioni Rivoluzionati e Per Nocera –  Il Tribunale di Perugia emette un titolo esecutivo di pagamento della somma di ben 280.000 euro (che da nostre valutazioni potrebbero diventare il doppio) e parliamo del 2011 fino ad arrivare al 2017, quindi, il Sindaco che ha gestito l’intera vicenda è Bontempi”.

“La conseguenza di questo modo di amministrare è che allo stato attuale il conto corrente del comune è sotto di 986.000 euro a cui si sommeranno i 280.000 euro e ulteriori 60.000. A questo punto anche il piano di rientro del fuori bilancio dovrà essere rivisto con ulteriori aggravi di tasse dei nocerini oltre quelli già previsti e rimaniamo dell’idea che la proposta dell’opposizione di rinunciare alle indennità di consiglieri e assessori per un valore annuale di 100.000 euro l’anno, non solo era legittima ma alla luce dei fatti recenti, diremmo obbligata”.

Ma il quadro che traccia l’opposizione è ben peggiore ed elenca tutti quelli che vengono definiti “scivoloni” della maggioranza: fuori bilancio, aumento delle tasse della mensa scolastica e riduzione del servizio di trasporto degli alunni, contabilità controllata per i prossimi 3 anni, chiusura della casa di riposo, mancato avvio dei PIR di Aggi, della Stazione e della Polisportiva di Gaifana, il capannone del Comune, il completamento del centro storico tra cui il Teatro Alphatenia, il parco comunale, le strade abbandonate, il giardini delle acque ancora chiuso nonostante l’annuncio di aver risolto il problema, i continui guasti all’acquedotto. “Constatiamo la volontà – dicono – di voler restare a tutti i costi al comando di una nave che sta andando ad incagliarsi sugli scogli”.

Il sindaco Bontempi ha parlato della situazione in consiglio comunale, spiegando che la vicenda nasce da un contenzioso di una famiglia beneficiaria del contributo del terremoto. Alla base ci sarebbe dunque un problema tra i creditori e i beneficiari, con i primi che hanno ritenuto pignorabile il contributo.

 

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