Acea Rugby Perugia in rosa con Castellini e Rubeca

Il loro lavoro è spesso oscuro e al riparo dalle luci della ribalta, ma è assolutamente fondamentale e indispensabile per le squadre dell’Acea Rugby Perugia. Manuela Castellini e Emanuela Rubeca sono le segretarie amministrative del club biancorosso. E l’occasione della ricorrenza della Festa delle Donne era propizia per andare a raccogliere una loro testimonianza.

 

“Sono entrata in questo club grazie ai miei figli, entrambi rugbisti – dice orgogliosa Emanuela Castellini – Uno ha smesso, mentre l’altro, Lorenzo Bragetta, gioca in prima squadra, anche se attualmente è fermo per un pesante infortunio. Ho iniziato come dirigente accompagnatrice. Spesso ho seguito le squadre in trasferta anche quando i miei figli magari rimanevano a casa per influenze o infortuni vari. Io uscivo di prima mattina e loro rimanevano a letto (ride, ndr). Ora, sempre per volontariato, gestisco la parte amministrativa e burocratica. Dunque tutto ciò che riguarda i tesseramenti, le comunicazioni con la federazione, le organizzazioni delle trasferte… È un lavoro necessario ma che faccio con grande piacere e passione. Al Rugby Perugia ho trovato sin da subito un ambiente sano e accogliente. E soprattutto mi sono sempre piaciuti i valori promulgati da questa disciplina. Lo sport è di casa nella mia famiglia. Io e mio marito abbiamo praticato sport acquatici, mentre i nostri figli non hanno seguito la tradizione familiare e si sono tuffati nel rugby. Ma sono comunque felicissima di questo”.

 

“Pure io mi sono avvicinata a questa società grazie ai miei figli – dice Emanuela Rubeca – Gestisco principalmente tutto ciò che riguarda il minirugby. Personalmente lavoro molto dietro le quinte, non mi piace apparire. Per il mio ruolo è molto importante la comunicazione con i genitori dei piccoli atleti. Ci tengo a sottolineare che abbiamo formato un ottimo gruppo di lavoro con i dirigenti. Collaboro a stretto contatto con il presidente Ruggero Renetti e Federico Bevilacqua. Mi piace poi evidenziare soprattutto l’organizzazione della trasferta di Roma affinché i nostri bambini del minirugby potessero andare a vedere la partita della nostra prima squadra in casa della Capitolina. È stato un esperimento riuscito e senza dubbio da ripetere. La gestione del Covid? Tra sanificazioni degli spogliatoi e organizzazione degli allenamenti devo dire che c’è stata grandissima collaborazione”.