Al via il valzer delle nomine: in Umbria Fdi pigliatutto. Ai margini Forza Italia, l’importanza del sottogoverno

Altro che spoils system la vera partita di potere politico nel nostro Paese si gioca sulle aziende e società pubbliche. Il governo Meloni, poche settimane fa, è stato impegnato in una ricca tornata di nomine, su aziende pubbliche partecipate direttamente e indirettamente dal ministero del Tesoro.  Nomine pesanti che hanno riguardato Eni, Enel, Leonardo, Poste e Terna. A livello nazionale l’operazione era iniziata con il vertice dell’Agenzia del farmaco (Aifa) dove Nicola Magrini, tecnico stimato, è stato sostituito. Stesso destino per Giovanni Legnini, tolto dalla carica di commissario per la ricostruzione del Centro Italia. Stava facendo molto bene Legnini, così hanno assicurato i sindaci delle zone terremotate e il “capo” dei vescovi umbri Renato Boccardo. Ma non importa: al suo posto è stato messo il senatore Guido Castelli, ex sindaco di Ascoli, di Fratelli d’Italia. Anche in Umbria è iniziato il gran “ballo” delle nomine, alcune delle quali particolarmente importanti. In realtà dovevano già essere fatte, ma la giunta regionale ha deciso di prorogare i termini per la presentazione delle candidature. In questo caso in gioco ci sono agenzie e società controllate dalla Regione: per ora sono sei. La più importante resta Sviluppumbria, dove attualmente c’è come amministratore unico Michela Sciurpa, lacustre, in quota Fratelli d’Italia, candidata non eletta alle ultime elezioni regionali. Si va verso la riconferma, almeno così dicono le voci di palazzo.  Altro appuntamento importante è l’assemblea di Umbria mobilità, dove è in scadenza l’amministratore unico Marco Rettighieri. Si tratta di una scelta assai delicata soprattutto ora che c’è la nuova Agenzia unica per la mobilità e il Tpl. A fine maggio toccherà alla Scuola umbra di amministrazione pubblica, attualmente diretta da Marco Magarini Montenero, una lunga carriera nella Guardi di Finanza, con un passato da Capo Gabinetto del Rettore dell’Università degli Studi di Perugia,  anche lui vicino a Fratelli d’Italia. Poi sarà la volta di Umbraflor, l’azienda vivaistica regionale,  dove attualmente c’è l’avvocato Matteo Giambartolomei , perugino, vicino al partito di Giorgia Meloni. In scadenza anche il cda di Sase, la società che gestisce l’aeroporto, con a capo il generale dell’Aeronautica Stefano Orazio Panato, in pensione, indicato direttamente dalla governatrice Tesei.  Gli altri membri del cda sono Antonello Marcucci, Ilaria Caporali, Giorgio Mencaroni, Roberta Datteri. Altra nomina importante riguarda Gepafin, la società finanziaria che si occupa del credito a favore delle piccole e medie imprese umbre, detenuta al 56% dalla Regione Umbria e per il restante 44% da banche  che operano nel territorio regionale. Presidente attuale è il commercialista ternano Carmelo  Campagna. Infine, abbiamo l’Agenzia forestale regionale dove proprio in questi giorni è stato confermato Manuel Maraghelli, amministratore unico. Maraghelli, laureato in scienze politiche, è stato riconfermato sino a fine legislatura. Ma c’è un’altra nomina avvenuta negli ultimi giorni e riguarda l’Istituto clinico Tiberino di Umbertide, cioè l’ex Prosperius, forse la più importante struttura di riabilitazione dell’Umbria. Due sono le novità:  nuovo socio privato, che detiene il 49% delle quote azionarie, è l’imprenditore Alessio Brugnoni, figlio di Alberto, molto presente nella sanità umbra. Nuovo presidente dell’Istituto clinico Tiberino è stato scelto, invece, l’avvocato perugino Antonio D’Acunto. Fino a poche settimane fa D’Acunto è stato presidente di Afas, le farmacie di proprietà del comune di Perugia e dal 1995 è stato anche consigliere della provincia di Perugia, per tre legislature, tra i banchi del centrodestra.