Alimentitaliani, offerte per tre rami d’azienda su cinque

TERNI – Aperte le buste per la vendita di Alimentitaliani. Solo 3 dei rami d’azienda saranno affittati e cioè PETFOOD, MANGIMIFICIO e PASTORIZZATORE mentre sono andati deserti i rami PANE ed ESSICCATOIO. Il 2 agosto si torna al Mise.

Per questa situazione c’è una certa preoccupazione. “Era il lontano 21 dicembre 2016 quando presso il Ministero dello Sviluppo Economico, durante un tavolo di crisi per la allora azienda “Novelli” qualcuno, verbali di riunione* alla mano pronunciò le seguenti parole chiedendo: “al CdA di esercitare i suoi poteri ordinari e straordinari e di compiere tutte le azioni necessarie a preservare la continuità delle attività aziendali, indipendentemente dalle sorti della società.” – dice il senatore Stefano Lucidi – Una frase inequivocabile che deve essere riletta oggi in base a quanto accaduto in questi due anni e mezzo. Perché intanto le sorti della società sono ben definite giuridicamente: sia Novelli che Alimentitaliani sono state dichiarate FALLITE e con esse la fiducia verso i rappresentanti politici che sedevano a quel tavolo. Oggi possiamo dire che non si doveva prescindere affatto dalle sorti della società, e dalla continuità delle attività aziendali”.

“Molte allora saranno le questioni aperte per il prossimo 2 agosto sempre al MISE, dove speriamo sarà chiarito il futuro della gran parte di azienda che resta appesa ad un filo. Criteri di selezione sulle offerte arrivate, garanzie offerte dai locatari selezionati, descrizione delle società locatarie, continuità aziendale, livelli occupazionali, integrità delle filiere pane e uova, mantenimento di marchi e controllo del mercato in Umbria, nella speranza che si possa davvero tornare a parlare in senso positivo di questa azienda … a prescindere dalle sorti dei politici umbri che le sono ruotati intorno!”.

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