Ast, la vertenza verso il rush più impegnativo

Formalmente si è ancora nella fase interlocutoria, nella sostanza, invece, si ha la sensazione che il lavorìo delle parti sia in corso ma con quale esito è difficile ipotizzarlo. La vertenza Ast si appresta a vivere i giorni più complicati, non solo perché si avvicina la scadenza del 4 ottobre, dopo la quale la Thyssen avrebbe il campo libero per attuare un piano “lacrime e sangue”, ma anche perché, proprio in vista di quella data, si dovrebbe arrivare a definire concretamente un piano alternativo per scongiurare i tagli occupazionali e la chiusura del secondo forno.

Azienda e sindacati sono distanti. Ognuno fermo sulle sue posizioni, soprattutto nei tavoli formali che si sono svolti al Mise. In realtà sembra che il ministro Guidi, che sta seguendo in prima persona la vertenza, abbia avuto una serie di incontri con l’amministratore delegato Lucia Morselli che al momento, in sede di confronto con i sindacati, non ha mostrato alcun segnale di apertura. L’ultimo proprio giovedì scorso a Roma (http://www.umbriadomani.it/politica-umbria/ast-via-tavolo-mise-ieri-blitz-landini-allincontro-guidi-morselli-15844/). Oggetto del confronto, tra l’altro, la questione dell’energia che potrebbe essere decisiva per sbloccare la vertenza e impedire il ridimensionamento produttivo. L’attenzione del Governo è massima viste anche le continue dichiarazioni del premier Renzi che ha inserito la questione della siderurgia all’interno del programma “Mille giorni” (http://www.umbriadomani.it/politica-umbria/ast-renzi-camera-terni-rafforzata-rilanciata-15527/).

Ma le organizzazioni sindacali sono preoccupate e non abbassano la guardia. In particolare i sindacati sostengono che “gli elementi forniti dall’azienda ad oggi ancora non individuano una chiara strategia che va nella direzione del mantenimento e sviluppo del gruppo Ast, alla quale si aggiungono affermazioni e dati (assetto societario, previsione di bilancio, strategie commerciali, investimenti) che continuano a rappresentare per le organizzazioni sindacali elementi di criticità e non condivisione”.

Per lunedì i sindacati di Terni hanno annunciato una conferenza stampa alle 10 presso la sala riunioni della Cgil per fare il punto della situazione rispetto alla vicenda della ThyssenKrupp. Il giorno dopo, martedì 23 si riunirà di nuovo il tavolo del Mise. L’obiettivo è quello di arrivare a una proposta condivisa già in questa sede. Per il 29 settembre è già fissata una riunione di verifica, riunione per altro programmata già dal 5 settembre quando è stato firmato dalle parti il “lodo Guidi”.

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