Foligno, presentati i progetti di Agenda urbana, ecco la città del futuro

FOLIGNO – La Foligno del futuro passa per i progetti dell’Agenda urbana, che assicureranno 6,6 milioni di euro da investire per una città “creativa e sostenibile” con interventi per la mobilità, la digitalizzazione dei servizi pubblici, il risparmio energetico, la valorizzazione dei beni culturali, il contrasto a povertà ed esclusione sociale. Tutte opere per così dire “immateriali”, utili a migliorare la qualità urbana e della vita dei cittadini, che si vanno ad aggiungere alla riqualificazione promossa, negli anni passati, con i fondi europei del Puc 2. La presentazione delle linee guida è avvenuta il 20 gennaio, allo Spazio Zut, presenti la presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini, il sindaco di Foligno, Nando Mismetti, il vice presidente della Giunta regionale, Fabio Paparelli, l’assessore comunale allo sviluppo economico, Giovanni Patriarchi, il direttore regionale della programmazione comunitaria, Lucio Caporizzi e Mario Margasini, consulente del primo cittadino di Foligno per i fondi comunitari.

“È una sfida importante per i cinque Comuni umbri, inseriti nella ‘Agenda urbana’ dell’Umbria – ha evidenziato la Marini – una sfida che mette al centro le capacità delle città di sviluppare investimenti capaci di generare crescita economica”. La presidente ha sottolineato come si tratti di un pacchetto di investimenti particolarmente significativo sia per la città di Foligno (circa 6,6 mln euro) sia per le città umbre coinvolte (circa 35 mln). “Grazie a queste risorse – ha detto – le città potranno mettere in campo significativi progetti che avranno al centro l’innovazione, la mobilità ‘dolce’, servizi ai cittadini e attività culturali, la valorizzazione dei beni culturali, naturalistici e ambientali. Altrettanto importanti – ha aggiunto – sono gli interventi per favorire una maggiore inclusione sociale, combattere disagio e povertà, valorizzare la risorsa giovani. È questa l’idea forte – ha sottolineato – che ha già caratterizzato in Europa progetti che hanno riguardato le grandi città metropolitane e che ora vogliamo realizzare nelle città di dimensioni minori”.

Per il sindaco di Foligno Mismetti “Agenda urbana rappresenta una vera scommessa per il futuro della città. Partendo dall’esperienza maturata in questi anni, vogliamo ora cogliere con forza questa opportunità. Lavoro, innovazione, servizi all’impresa e inclusione sociale – ha rilevato – sono gli assi principali sui quali si muoverà l’amministrazione comunale nella realizzazione del suo programma”.

La scheda

Il budget assegnato alla città di Foligno per la realizzazione dei programmi di sviluppo urbano sostenibile previsti dall'”Agenda Urbana dell’Umbria” ammonta a 6 milioni 567 mila 963 euro. Gli obiettivi di sviluppo di “Agenda Urbana” puntano principalmente al rilancio delle città quali luoghi privilegiati dell’innovazione, della creatività, della cultura, del capitale umano e dell’inclusione sociale.
Le risorse assegnate dovranno essere utilizzate per la realizzazione di progetti coerenti con gli obiettivi indicati dalla politica di coesione comunitaria, utili a conseguire risultati quali rafforzare il ruolo delle istituzioni di governo urbano come soggetti chiave delle strategie di investimento locali, del dialogo interdisciplinare e interistituzionale, cosi come della gestione dei servizi collettivi; sostenere una sintesi efficace ed effettiva tra gli investimenti aggiuntivi e le politiche ordinarie; garantire il coinvolgimento dei cittadini, della società civile e dei diversi livelli di governo competenti nella definizione e implementazione degli investimenti; limitare l’occupazione di suolo, l’espansione urbana incontrollata e l’impermeabilizzazione dei terreni, mediante “strumenti di pianificazione ordinaria territoriale e urbana che sostengano la costruzione di “piani a crescita zero” riqualificando aree ed edifici dismessi o sottoutilizzati”.
Relativamente alla città di Foligno il budget complessivo sarà suddiviso per realizzare specifiche azioni nei diversi ambiti individuati al termine di un percorso di confronto e negoziazione tra i livelli istituzionali comunitari, nazionali e locali.
Questa la relativa ripartizione: Agenda digitale, smart cities 966.966,94; illuminazione pubblica 1.477.317,27; mobilità sostenibile, infrastrutture 1.551.183,14; Sistemi trasporto intelligente 771.909,35; Valorizzazione patrimonio culturale 923.323,30; Politiche giovanili 199.565,01; Servizi educativi territoriali 453.310,45; Innovazione sociale 224.387,54.
Le risorse finanziarie complessivamente destinate all’Agenda urbana dell’Umbria ammontano a circa 35,6 milioni di euro di cui 30,8 relativi al Fesr e 4,7 al Fse. Una parte di queste risorse sarà garantito dalla Commissione Europea e dallo Stato, ed una parte – pari al 15% delle risorse complessive – sarà oggetto di cofinanziamento da parte dei Comuni, nel loro ruolo di Autorità urbane. Così come prevede il Quadro strategico regionale per la realizzazione dell’Agenda urbana dell’Umbria, approvato dal Consiglio regionale, le priorità programmatiche e tematiche dei diversi interventi riguardano il ridisegno e modernizzazione dei servizi urbani per i residenti e gli utilizzatori della città, superando l’approccio “per grandi opere” e quello delle “iniziative sperimentali” per puntare a soluzioni più strutturali riferite a regolazione e gestione di servizi innovativi.
Tra le priorità ci sono poi la realizzazione di azioni pilota per la fruizione di attrattori culturali e naturali valorizzando la capacità attrattiva delle città dell’Umbria, al loro potenziale di crescita legato alla dimensione culturale, storica, artistica e naturale e le pratiche e progettazione per l’inclusione sociale per i segmenti di popolazione più fragile e per aree e quartieri disagiati che prevede prioritariamente azioni di sostegno alle politiche sociali e contrasto alla povertà e al disagio – anche occupazionale – per persone e famiglie con gravi fragilità socioeconomiche, e l’esclusione relazionale.
In generale, nell’Agenda urbana dell’Umbria, un ruolo preminente viene riservato alla gestione dei servizi collettivi, sia attraverso soluzioni tecnologiche innovative, in coerenza con il modello smart cities, sia – anche se in misura molto meno rilevante – attraverso piccole infrastrutture e start up di nuovi servizi. Non sono invece previsti, in coerenza con le indicazioni dell’Accordo di partenariato e dei documenti europei, ed in discontinuità con le precedenti esperienze, interventi di riqualificazione urbana.

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