Narni, riparte l’Elettrocarbonium: prodotto il primo elettrodo del nuovo corso

E’ stato il suono della storica sirena dello stabilimento a segnare la riapertura ufficiale dell’Elettrocarbonium di Narni Scalo, ora di proprietà della M2I dopo la decisione della Sgl Carbon, nel gennaio 2014, di fermare e cedere gli impianti. L’azienda è l’unica in Italia a produrre elettrodi di grafite di qualità elevata, impiegati nei forti elettrici degli stabilimenti che producono acciaio, e per questo è considerata un’eccellenza del nostro Paese.
Alla riapertura erano presenti l’amministratore delegato Michele Monachino, il sindaco Francesco De Rebotti, l’assessore regionale allo Sviluppo economico Fabio Paparelli e il vescovo Giuseppe Piemontese.

Dopo la benedizione dell’impianto da parte del presule, il sindaco ha letto un messaggio inviato dal sottosegretario alla presidenza del Consiglio dei ministri ed ex sottosegretario allo Sviluppo economico Claudio De Vincenti, che ha seguito passo dopo passo la vicenda della ex Sgl Carbon.

A spingere il pulsante che ha avviato la sirena è stata la signora Linda, 91 anni, 44 dei quali passati in servizio nello stabilimento, e ad una bambina figlia di un dipendente. Dagli impianti è stato poi sfornato il primo elettrodo del nuovo corso.
“Oggi è una giornata molto importante – ha sottolineato De Rebotti – le promesse della nuova proprietà sono state
rispettate, ma ora la sfida vera è rafforzare l’azienda e consolidare gli ordini a partire da settembre”.
Sono una quarantina i lavoratori già riassorbiti dalla nuova proprietà, che saliranno a 60 entro il mese di agosto e potrebbero aumentare ulteriormente in base ai livelli di produzione che verranno raggiunti.

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