Terremoto, 100 assunzioni per i Comuni terremotati

PERUGIA – Nuove possibilità di assunzione per i Comuni colpiti dal sisma. Lo ha detto l’assessore regionale Antonio Bartolini, oggi in audizione a Palazzo Cesaroni nella Prima commissione presieduta da Andrea Smacchi. Complessivamente arriveranno 170 nuove unità di cui, 70 attraverso procedure di mobilità, 50 attraverso il ricorso a graduatorie esistenti e ulteriori 50 attraverso procedure di selezione pubblica.

L’approfondimento sulle assunzioni nei comuni colpiti dal sisma – riferisce Palazzo Cesaroni – è frutto di un’interrogazione sugli eventi sismici presentata dai consiglieri del Movimento 5 Stelle, Andrea Liberati e Maria Grazia Carbonari, con la quale chiedono “informazioni circa il personale aggiuntivo assunto dai Comuni Umbria, rientranti nel cratere, per la gestione di funzioni tecnico amministrative nella fase emergenziale e post emergenziale”. Bartolini ha spiegato che “il decreto legge che sta per essere pubblicato prevede un incremento di circa 350 unità di personale con contratti di collaborazione coordinata e continuativa che verranno destinati a tutti i Comuni colpiti dal sisma”. “Per l’Umbria – ha aggiunto – questo si tradurrebbe in una cinquantina di unità in più. Si tratta di contratti Cococo fino al 31 dicembre 2017. Questi si andrebbero ad aggiungere alle 50 assunzioni già previste, queste con contratti a tempo determinato, che i Comuni dovranno prendere dalle graduatorie già esistenti. Ad oggi siamo in una fase di blocco: i Comuni non hanno ancora proceduto alle assunzioni. Se queste previsioni verranno confermate nel decreto legge, c’è l’intenzione da parte della Regione, come gestione vice-commissariale, di rideterminare i contingenti che attualmente sono stati assegnati ai Comuni, così da coprire anche le amministrazioni maggiormente in difficoltà, come Spoleto. + nostra intenzione impiegare il criterio delle graduatorie in atto, come già fatto nelle Marche e Lazio, anche per accelerare la situazione. Questa è la nostra intenzione, ora gli uffici stanno stendendo una proposta. Questo personale aggiuntivo per i Comuni si va ad aggiungere ai circa 70 posti dell’ufficio regionale per la ricostruzione, unico per tutte le amministrazioni locali, che vengono scelti con procedure di mobilità già in atto. Arriviamo così ad un numero di persone sicuramente sufficiente per la gestione dell’emergenza”.
di mano

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